Los Angeles chiama, Tokyo risponde. I Saloni d’autunno si celebrano in contemporanea e la pentola delle novità ribolle senza sosta. Mentre in California vanno in scena potenza e opulenza, basti pensare al tripudio di modelli introdotto da Porsche – con la baby Suv Macan a svettare su tutti –, in Giappone si celebrano soprattutto le keicar, vetturette non più lunghe di 3,4 metri caratterizzate da peso decisamente ridotto e propulsori di cilindrata e potenza non superiori, rispettivamente, a 660 cc e 64 cv. Il motore più ambito? Il tricilindrico turbo a iniezione diretta di benzina. Un must nel Paese del Sol Levante, al punto che Honda lo abbina persino alla celebre tecnologia VTEC. Analogamente ai Motor show europei, la terra dei Samurai è green oriented, tanto da sviluppare attivamente l’alimentazione a idrogeno, mentre in America si venera una divinità ormai desueta; la benzina. Lo testimoniano le nuove Chevrolet Camaro e Cadillac Escalade, così come l’unveiling californiano di Mercedes-Benz S 65 AMG, l’ammiraglia più potente (630 cv) al mondo. Non mancano debutti simultanei, come per le attesissime Jaguar F-Type Coupé, closed version della roadster che ha fatto tornare a parlare con toni entusiastici del brand britannico, e Nissan Qashqai 2014, crossover best seller in Italia. Los Angeles e Tokyo. Mondi lontani; mondi diversi. Accomunati da uno smacco. Chiamato Mini. Una delle auto più attese sul finire dell’anno è uscita sì allo scoperto, ma a casa propria. In Inghilterra. Il giorno prima dell’inaugurazione dei Saloni. Outsider nel senso più letterale del termine…
LOS ANGELES
TOKYO