C'era una volta la ricerca delle massime prestazioni, per moto che anche se di media cilindrata dovevano stupire per potenza e vicinanza, almeno ideale, alle Superbike. C'era una volta, appunto, parecchio tempo fa. La dimostrazione che le cose sono molto cambiate – quanta nostalgia! – la dà la nuova CBR650F, che riprende i contenuti tecnici della CB650F ma li connota in senso sportivo grazie alla carenatura.
Disegnata attorno a un inedito propulsore quattro cilindri in linea, con distribuzione a doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido, la CBR650F si avvale di un telaio in acciaio, completato dal forcellone asimmetrico in alluminio. Le sospensioni sono le stesse della CB: forcella con steli di 41 mm di diametro e ammortizzatore con regolazione del precarico su 7 posizioni e fulcro direttamente posizionato sul forcellone, quindi senza articolazioni di alcun tipo. Semplicità, dunque, per una moto che non dimentica l'attenzione ai consumi con i suoi 21 km/l nel ciclo medio WMTC, anche se a soffrire un po' è la potenza, che si ferma a 87 cv, lontani dai 102 cv della CBR600F. D'altra parte la scelta è filosofica: venire incontro a un pubblico più vasto, meno interessato alle prestazioni pure ma desideroso di tanta facilità di guida, a fronte di costi d'esercizio ridotti e probabilmente di un listino assai competitivo.