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Prova Kawasaki Vulcan 70 by Mr. Martini

La prima volta di Kawasaki e Nicola Martini: una collaborazione nata per caso ma destinata a sfociare in un progetto di forte impatto. I 100 esemplari della special made in Verona sono già prenotabili presso i dealer Kawa, prezzo 10.990 euro.

Un incontro fortuito fra due personaggi che non si conoscevano ma che fanno lo stesso lavoro, anche se agli antipodi della terra e che, inconsapevoli, sono stati protagonisti, in un passato ormai sbiadito, di un uguale scatto fotografico in cui forse era già scritto il loro futuro più attuale. Due fotografie nelle quali entrambi, bambini, posavano su una Kawasaki Mach 3 troppo grande per riuscire a stringerne il manubrio e poggiare i piedi sulle pedane… Dalle presentazioni di rito alla decisione di lavorare insieme non è passato molto tempo e non sono servite troppe parole. L’intesa è nata subito e con lei ha preso forma l’idea, tanto semplice da raccontare quanto complicata da mettere in pratica: rifare la Vulcan S.kawasakiVulcan70_09“Rifare” non è esatto; in realtà si trattava di cambiarla d’abito e di stile, migliorandone la guida ma senza toccare la base tecnica, facendone una special ma senza sfidare la Municipale… L’ispirazione è arrivata dagli Anni 70, quelli della foto in comune. Quelli dei Doors, della Brionvega Cubo, della Lambo Miura, della Olivetti Lettera32, delle Adidas Stan Smith, quegli anni che oggi si rispecchiano nelle forme di molti oggetti di design e anche di uso comune. Ma per la nostra storia l’importante è che fossero gli anni della Kawa Mach 3, tre cilindri, 2 tempi e 500 di cilindrata. Nei Seventies Kawasaki viveva un periodo dorato, in modo particolare in Italia, e la sua sportiva rappresentava la maturità dello stile. In modo particolare la serie 500 H1/D, che Nicola Martini ha eletto a musa ispiratrice per il progetto Vulcan 70.kawasakiVulcan70_04Il primo passo è stato fare una sintesi dei tratti distintivi della progenitrice, così da determinare l’immagine complessiva della nuova moto. Mr. Martini ha individuato il codino, la sella, lo scarico doppio e il faro tondo e da qui è cominciato il suo lavoro, che ha ribaltato il concetto di custom cruiser in cafè racer.La trasformazione è senza dubbio ben riuscita e Nicola Martini ha saputo cambiare completamente la personalità di questa cruiser. Per dare l’idea della raffinatezza del lavoro, considerate che il serbatoio non è cambiato ma con una verniciatura studiata nel dettaglio i volumi e l’effetto visivo sono del tutto differenti. Anche lo scarico è un bel pezzo di artigianato tecnologico, con un marchio assai rinomato rivettato sul terminale, Zard.kawasakiVulcan70_21Il kit, del valore di 3.500 euro, comprende fiancatine, codino, parafango e serbatoio verniciati, sella, scarico Zard, indicatori di direzione, manubrio, faro anteriore e posteriore, pedane arretrate e kit porta targa. Per chi volesse, ci sono altri accessori disponibili su richiesta, come cerchi a raggi, specchietti vintage cromati, borsa serbatoio in pelle, parafango cromato, soffietti forcella…La Vulcan 70 sarà realizzata in 100 esemplari numerati, assemblati tutti nell’officina di Mr. Martini, a Verona e già ordinabili presso la rete ufficiale Kawasaki, al costo di 10.990 euro.”Dress code: Anni 70″. Questa l’indicazione che accompagnava l’invito a presentarsi a Verona, presso lo Special di Mr.Martini, per provare la nuova Vulcan 70. Detto, fatto. Camicia a fiori sbottonata sul petto, giacchino in pelle sdrucito, Bell Custom 500, Ray-Ban e jeans con il risvolto. Seduto sulla Kawa in versione verde Mach 3 mi sembrava di essere uno scippatore dei “poliziotteschi” con Franco Nero e Maurizio Merli…kawasakiVulcan70_30Conosco molto bene Nicola Martini (per 21 anni è stato dealer Triumph e dalle sue mani sono uscite le più belle special con quel marchio sul serbatoio) ed ero certo che la collaborazione con Kawasaki avrebbe dato buoni frutti. In effetti, tolto il velo che copriva le sette moto allineate davanti al suo nuovo locale (se passate da Verona non potete non fare un salto allo Special) la prima cosa che ho pensato è che forse nessun altro avrebbe potuto farmi posare gli occhi su una motocicletta che mai prima d’ora avevo degnato di uno sguardo più che distratto. Messe una accanto all’altra, la Vulcan S e la Vulcan 70 sembrano solo cugine e nemmeno di primo grado. Realizzata per piacere ai diversamente giovani appassionati del marchio, a chi è appassionato di design e a quei ragazzi attenti alle tendenze e sempre in cerca di qualche oggetto distintivo e ricco di carattere.kawasakiVulcan70_23Chi pensa che tutto si riduca a un bel vestito, sbaglia di grosso. La posizione in sella è radicalmente modificata, grazie a pedane e comandi arretrati e al manubrio avanzato, per non parlare della riduzione di peso, limato a 210 kg. Sulla Vulcan 70 il pilota diventa protagonista attivo, nel senso che con la nuova impostazione anziché essere portati a spasso ci si trova a guidarla davvero. Certo, le geometrie sono le stesse della versione standard, con lo sterzo piuttosto aperto, quindi non pensiate che sia diventata un fulmine nei pif-paf o che il classico sottosterzo delle cruiser si sia trasformato in rigore da sportiva, però è piacevole e gustosa e il suo bicilindrico 650 da 60 cv e 63 Nm è quanto basta per divertirsi anche fra i ripidi tornanti delle colline alle spalle di Verona.Ne saranno allestiti solo 100 esemplari, destinati a trascendere il tempo come tutte quelle motociclette dalle linee semplici e classiche, e non dubitiamo che siano destinati a essere tutti prenotati molto in fretta.foto di Michelangelo Agostinetto

 

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