MALATI DI LEGGEREZZA
I ciclisti lo sanno bene. La “grammomania” è una malattia pressoché incurabile; quando ti contagia cerchi di alleggerire praticamente ogni cosa, e non ne vieni più fuori. So per certo che tra i tecnici Ducati di ciclisti ce ne sono molti, e di malati di grammomania ce ne sono altrettanti. Non si spiegherebbe altrimenti la ricerca estrema di alleggerimento applicata alla moto. Esercizio con cui si cimentano a cadenza regolare per arrivare a proporre la moto con miglior rapporto peso potenza al mondo. Quanto a potenza, la Ducati Superleggera V4, parte messa bene perché il V4 (qui in configurazione 998 cc lo stesso della Panigale V4 R) dichiara 224 cv in configurazione omologata e 234 con il kit racing. Ma è sui materiali e sull’ottimizzazione certosina di ogni elemento che Ducati vuole fare la differenza.
TUTTO IN CARBONIO
Carbonio ovunque, non solo (ovviamente) nelle sovrastrutture, ma anche e soprattutto sugli elementi strutturali. Così la Ducati Superleggera V4 sfrutta la pregiata trama per telaio, forcellone (più lungo rispetto allo standard per ottimizzare l’utilizzo in pista) e ruote. È l’unica moto omologata al mondo ad offrire questo trittico di meraviglie. Componenti che, da soli, assicurano un risparmio di peso di 6,7 kg rispetto alla Panigale V4 2020. Per garantire i massimi standard qualitativi e di sicurezza questi componenti sono controllati al 100% tramite le più sofisticate tecniche mutuate dall’industria aerospaziale termografia e controlli ad ultrasuoni, e tomografia.
ALI 2.0
Se gli altri si avvicinano timidamente all’utilizzo delle ali aerodinamiche, Ducati con la Superleggera V4 arriva già allo step 2 sfoggiando una quantità di profili alari capaci di fare invidia a una MotoGP. Profili che, assicurano in Ducati, portano a un carico sull’avantreno di 50 kg a 270 km/h, 20 in più dei profili utilizzati dalle V4 R e V4 S 2020. Ma, ovviamente, non c’è solo il carbonio, moltissime parti tecniche sono realizzate in titanio (ad esempio le molle delle sospensioni), altre in magnesio.
Quelli in “semplice” alluminio, in compenso sono ricavati dal pieno. E per gli amanti della tradizione, la frizione è a secco. Andiamo al sodo: il peso a secco della nuova Superleggera V4 si ferma a 159 kg (16 kg in meno di una Panigale V4). Utilizzando lo scarico racing il peso scende a 152,2 kg e il rapporto peso potenza tocca quota 1,54 cv/kg.
ESTREMA IN TUTTO, ANCHE NELLE ESPERIENZE
Una moto esoterica destinata, ovviamente, a pochi fortunati (visti anche i 100.000 euro richiesti) che se la possono permettere (ma in ogni caso ne saranno realizzate 500). Ma sappiate che in molti non hanno esitato a staccare già l’assegno per la caparra, anche perché la Ducati Superleggera V4 vi fa entrare in un mondo fatato fatto di iniziative incredibili dedicate ai suoi possessori. Non parliamo di cose normali visto che si tratta di provare in pista la V4R ufficiale Superbike, gestita direttamente dai tecnici Ducati, evento dedicato a tutti i possessori della nuova moto. Limitato a 30 posti invece il sogno di tutti i motociclisti nel mondo: poter provare in pista la Desmosedici GP20 di Dovizioso e Petrucci, seguiti direttamente dai tecnici di Ducati Corse. Evento a pagamento ma, come dire, una cosa del genere è “priceless”…