Dopo il successo riscosso in altri mercati, specie in Sud America, il Renault Alaskan sbarca finalmente in Europa. La scelta si spiega in fretta: nel Vecchio Continente i pick-up piacciono sempre di più e il loro segmento cresce costantemente a doppia cifra, richiamando costruttori anche come Fiat e Mercedes.
Realizzato sulla base meccanica del Nissan Navara e costruito a Barcellona, proprio negli stabilimenti Nissan, il Renault Alaskan ha comunque una sua identità stilistica e un family feeling con le altre auto della Casa francese. A sancire il legame sono soprattutto i fari e l’ormai tipica firma luminosa a C, che movimentano un frontale massiccio, oltre il quale si trova una fiancata molto muscolosa. La C torna anche a livello del cassone, che può adottare un sistema chiamato appunto C-Channel per assicurare meglio il carico grazie a tre canaline poste sulle sponde e a quattro ganci mobili. Per il momento il Renault Alaskan è proposto solo con carrozzeria a doppia cabina ma a fine 2018 arriverà anche la variante King Cab. Già questa configurazione può comunque essere personalizzata a piacere in base alle esigenze più disparate, con il pick-up che può montare barre, ganci, vasche, coperture, hard top e accessori vari, trasformandosi in camper come in carro attrezzi. Tra i numeri significativi vanno ricordati gli 81 cm di altezza da terra della spondina, i 500 kg che quest’ultima è in grado di reggere, la tonnellata di carico ammesso e i 2,46 metri quadri di superficie utile del cassone.
Il motore che fa denominatore comune alla gamma Alaskan è un 2.3 dCi che eroga 160 cv nella versione turbo e 190 in quella biturbo, che si può ordinare anche con cambio automatico a sette rapporti al posto del classico manuale a sei marce. Per tutti gli esemplari c’è la trazione integrale inseribile, che permette di viaggiare a due ruote motrici (2WD), a quattro ruote motrici oppure (4H, fino a 100 km/h) e a quattro con le ridotte (4LO), con la chicca di un eventuale differenziale posteriore bloccabile. E’ un pacchetto tecnico di prim’ordine, per un mezzo che è dotato anche di un robusto telaio a longheroni e di un raffinato ponte posteriore a cinque bracci, compromesso ideale per un uso misto stradale e off-road.
SI FA IN QUATTROLa gamma italiana del Renault Alaskan, in consegna da novembre, si articola attorno a quattro versioni. Quella base si chiama Life e ha già un allestimento piuttosto completo, con di serie cruise control e limitatore di velocità, Hill Descent Control, climatizzatore manuale e radio con 6 altoparlanti, Bluetooth, comandi al volante e prese USB e AUX, oltre al differenziale posteriore a slittamento limitato elettronico eLSD. Il livello Zen aggiunge tra le altre cose i fari fendinebbia, i cerchi in lega da 16”, la chiave elettronica Easy Access System, il climatizzatore elettronico con bocchette posteriori, il citato sistema C-Channel e un display multifunzione a colori nel quadro strumenti. L’Alaskan Intens si arricchisce poi di cerchi in lega da 18”, clima bizona automatico, navigatore satellitare con touchsreen da 7”, retrocamera, vetri posteriori oscurati e volante con corona in pelle. Da ultimo c’è poi l’allestimento Executive, con anche barre sul tetto, Around View Monitor a 360° con sensori di parcheggio posteriori, fari full LED e sedili in pelle riscaldabili.