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Vista e toccata – Kia Stonic

Secondo le previsioni di Kia il segmento dei cosiddetti B-SUV sarà quello che avrà la maggior crescita nei prossimi anni. I vertici della Casa si aspettano che nel 2020 in Europa la quota di mercato dei SUV compatti salga al 10%, con un volume totale di due milioni di pezzi venduti. Con questa prospettiva hanno quindi deciso di muoversi per tempo e di presentare in anteprima la loro prosta: la Kia Stonic. La macchina farà il suo debutto in società al Salone di Francoforte, attorno a metà settembre, per arrivare poco dopo nelle concessionarie italiane. Prezzi e dotazioni delle varie versioni sono ancora in via di definizione ma la Stonic si è già concessa per un primo vis à vis, facendo subito un’ottima impressione.

Lunga attorno ai 415 cm, la Kia Stonic ha proporzioni indovinate e trovate di design furbe, che la fanno sembrare atletica e ben tornita. Gli sbalzi sono corti in rapporto al passo, sopra il quale le fiancate sono movimentare da nervature e passaruota muscolosi. Frontale e coda riescono a sembrare grintosi pur restando puliti e lineari, mentre l’elemento più originale è il montante posteriore, che fa risaltare bene la forma del tetto. Quest’ultimo può essere ordinato in cinque diverse colorazioni, facendo salire a venti in numero degli abbinamenti a catalogo.

L’abitacolo riesce a sua volta a risultare originale senza passare per inutili stravaganze, grazie a inseriti colorati che possono vivacizzare una plancia lineare. Le finiture badano soprattutto al sodo ma anche le plastiche rigide hanno un aspetto curato e tutto sembra assemblato come si deve. Gli arredi confermano insomma i passi avanti fatti negli ultimi anni dal marchio sul fronte della qualità, come mostra bene anche il volante, bello da vedere e anche da impugnare. Il pilota ha di che sorridere, sistemato su un sedile comodo e ben regolabile, e i passeggeri posteriori possono fare altrettanto. Accedere al divano è semplice e una volta a bordo c’è spazio in tutte le direzioni anche per chi è più alto della media. Neppure il posto centrale è troppo sacrificato e cinque adulti possono affrontare serenamente viaggi a medio raggio, portandosi dietro anche qualche borsone. l bagagliaio ha una capacità di 352 litri, resi ben sfruttabili da un pratico doppio fondo, mentre l’unico peccato veniale è una soglia di carico non particolarmente bassa.

 

La gamma motori mostra bene quanto in Kia credano al downsizing. Tutte le unità hanno infatti cilindrata e pesi contenuti, all’insegna dell’efficienza, mentre cambio manuale a sei marce e trazione anteriore fanno da denominatore comune a tutte le Stonic. Sul fronte a benzina apre le danze il piccolo 1.2 MPi da 84 cv, adatto anche ai neopatentati, seguito dal collaudato 1.4 MPi da 100 cv e dal brillante 1.0 T-GDI turbo da 120 cv. A completare l’offerta c’è poi un turbodiesel 1.6 CRDi da 110 cv. Per tutti la garanzia è di sette anni o 150.000 km, come da tradizione della Casa. In attesa di scoprire cose sarà offerto di serie e cosa a richiesta, trapela già che sulla Kia Stonic saranno disponibili diversi dispositivi sinora appannaggio dei modelli di categoria superiore. Il riferimento è al cruise control adattivo, ai sedili riscaldabili e alla chiave elettronica. In ambito sicurezza spiccano invece la frenata autonoma d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, il Rear Cross Traffic Alert, gli abbaglianti automatici e il sensore che rileva il rischio di colpi di sonno. In tema di connettività, infine, il sistema di infotainment è pensato per dialogare con gli smartphone attraverso Android Auto e Apple CarPlay.

 

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