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Auto elettriche, considerarle l’unica scelta è un rischio: le Case contro i governi

Che la transizione elettrica non sarebbe stata una strada facile era chiaro fin da subito. I nodi legati alle priorità economiche iniziano ad emergere.

Auto elettriche: Case contro i governi

Alla ricerca del tanto ambito Euro 7, sempre più Case automobilistiche propongono traguardi sullo stop ai motori a combustione. Che sia entro il 2030 o il 2035, è difficile trovare un brand che non abbia dichiarato almeno una volta la fine dei motori tradizionali. Da una parte governi e istituzioni spingono verso una mobilità sostenibile con incentivi (e disincentivi, come l’ecotassa sulle emissioni di CO2), dall’altra le Case automobilistiche cercano di mantenere un elevato ritmo di elettrificazione, con non poche difficoltà.

Gli investimenti sono abbondanti ma, nel caso delle tanto discusse batterie, Unione Europea e Regno Unito rischiano di perdere 27 miliardi di euro in investimenti. Questo è il dato che emerge da un’analisi di Transport & Environment e le cause potrebbero essere legate proprio ai limiti di emissioni imposti dall’UE. In aggiunta all’eventuale “spreco” di soldi, molte Case vedono l’elettrico come una tra le possibili soluzioni per una mobilità più sostenibile e sono convinte che concentrarsi unicamente su questa tecnologia non sia profittevole.

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