L’assicurazione di oggi: classi e attestato di rischio
Con l’introduzione del nuovo aggiornamento (ancora in fase sperimentale) legato alla guida autonoma, Tesla si prepara a rivoluzionare il mercato delle assicurazioni. Oggi, le intricate realtà assicurative tengono in considerazione molteplici parametri al fine di calcolare il premio assicurativo. Tra queste, oltre alla zona di residenza, tutte le compagnie assegnano una classe di merito (dalla prima, la migliore, alla diciottesima, la peggiore) sulla base degli incidenti avvenuti negli anni precedenti.
Ogni anno di assicurazione esente da incidenti porta l’assicurato a salire di una classe, beneficiando di un bonus assicurativo. Al contrario, ogni due incidenti si retrocede di due classi. Per completezza, il documento che certifica i sinistri legati al proprietario di un veicolo e la relativa classe di merito sono disponibili nell’attestato di rischio: documento consultabile attraverso la propria compagnia assicurativa.
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Più democrazia con la scatola nera
Nonostante le classi di merito siano un valido indicatore della prudenza alla guida, questa normativa (legge n. 990/1969) ponderata al numero di incidenti potrebbe presto abbracciare indicatori più precisi, meglio rispecchiando il legame tra stile di guida e malus assicurativo. Oggi le auto nuove sono interconnesse e dotate di sensoristica e sistemi di elaborazione sempre più avanzati. Queste tecnologie, oltre a fornire vantaggi e funzionalità legate puramente alla guida del veicolo, potrebbero essere utilizzate anche per valutare il rischio associato allo specifico guidatore.
Già da qualche anno è possibile installare una scatola nera in grado di fornire preziosi dettagli sulla guida. Questo dispositivo è in grado di valutare posizione, velocità e accelerazioni rivelando i chilometri percorsi (tra cui vari parametri di percorrenza come i tempi di marcia e le soste), eventuali impatti e l’attivazione di sistemi di sicurezza come l’ABS. Un’auto moderna, oltre ai dati appena citati, è in grado di fornire molte più informazioni ed alcune di esse potrebbero facilmente essere usate per calcolare bonus e malus associati all’attestato di rischio.
Sensoristica avanzata e l’assicurazione di Tesla
Ad inizio articolo abbiamo accennato alla guida autonoma di Tesla. Tra i migliori esempi di tecnologia applicata all’autoveicolo, il software progettato dalla Casa di Palo Alto è arrivato alla sua decima versione (per il momento ancora in fase Beta). Oltre alle novità introdotte legate alla guida autonoma, in fase di aggiornamento il software 10.0 valuterà il comportamento al volante per sette giorni, previa autorizzazione da parte del proprietario. Questo test ha lo scopo di raccogliere una serie di parametri utili a verificare che lo stile di guida sia sicuro e adatto alla guida autonoma. Inoltre, grazie a questo strumento, Tesla è potenzialmente in grado di calcolare costi assicurativi personalizzati attraverso un algoritmo che prende il nome di Tesla Insurance Calculator.
Tra i parametri valutati dal software troviamo le ore complessive di guida e l’attivazione dell’ABS (già considerate ai fini assicurativi dalle scatole nere), la distanza di sicurezza, l’utilizzo di freno e acceleratore, eventuali avvisi di collisione e la disattivazione, anche temporanea, dell’autopilota. Queste informazioni, ottenute da radar, telecamere e sensori elettronici vari, sono in grado di fornire un profilo ben più personale dello stile di guida, a patto che esista una definizione univoca dello stile di guida come sicuro o non sicuro. E che questo corrisponda ai criteri di Tesla.
L’asso nella manica di Tesla: l’accesso completo ai dati
Elon Musk si è già dimostrato interessato alle realtà assicurative; come dargli torto. Ad aprile 2019, infatti, il CEO di Tesla ha introdotto le sue idee dando vita, pochi mesi dopo, ad una vera e propria compagnia assicurativa denominata Tesla Insurance.
“Stiamo crescendo nella giusta direzione – senza nulla da invidiare alla più grandi compagnia assicuratrici” ha dichiarato Elon Musk agli investitori durante una videoconferenza sugli utili. “In definitiva, dove vogliamo arrivare con Tesla Insurance è l’essere capaci di utilizzare le informazioni raccolte a bordo delle auto, tra cui il profilo di guida, al fine di valutare correlazioni e probabilità di un incidente. Attraverso questo procedimento potremo poi stabilire il premio assicurativo su base mensile”
Con l’obiettivo di ridurre i costi di riparazione, e quindi un costo assicurativo minore, il CEO di Tesla si focalizza sul vantaggio di avere completo accesso ai dati ed oggi, con l’aggiornamento del software alla versione 10.0, Tesla Insurance si avvicina sempre più ad offrire un servizio concreto e più economico. A seguire un breve video in cui potete osservare (una piccola) parte delle informazioni raccolte durante la guida in ambiente urbano ed extra-urbano.