Renault Arkana: ve ne ho parlato circa un anno fa, poco prima del lancio ufficiale. Dodici mesi dopo è doveroso tornarci su, per almeno due motivi. Il primo è che non avevo ancora provato la versione ibrida, un full hybrid molto particolare che dopo vi spiegherò nel dettaglio. Il secondo è che – voglio essere onesto – non mi aspettavo che avesse il successo che ha avuto. Invece, i SUV coupé vanno sempre più di moda e nello specifico la Arkana sta piacendo. A gennaio, in Italia, ne sono state consegnate 701 unità. Più, pensate, di Ford Focus, Fiat 500L e Mercedes GLA, solo per citarne 3 che non sono assolutamente rivali dirette ma che sono da sempre auto di grande successo nel nostro Paese.
Design che si fa notare
Proprio per quello che vi ho detto vale la pena tornare sulla linea. Fra tutti i SUV coupé, di vari segmenti, la Renault Arkana è uno di quelli che più allunga… La coda. In un certo senso, passatemi la forzatura, tra l’accenno di terzo volume e le portiere posteriori, più che di SUV Coupè si potrebbe parlare di SUV berlina. O forse, più ragionevolmente, è il caso di staccarsi dalle vecchie categorie. E guardare per esempio alle dimensioni. La Arkana è lunga 4,57 metri, larga 1,82 e alta 1,57. Il che la mette in concorrenza – non diretta, sia chiaro – con Audi Q3 Sportback, BMW X2, Cupra Formentor e Mazda CX-30.
Un ibrido molto particolare
Vi dicevo dell’ibrido della Casa francese. In pratica, il 1.600 benzina aspirato della Renault Arkana è abbinato a due motori elettrici e al cambio automatico privo di frizione e sincronizzatori. Si tratta di un 4 marce elettroattuato e se vi state chiedendo come il sistema possa funzionare, la risposta è che lo spunto a vettura ferma si compie sempre e solo tramite il motore elettrico principale. Solo dopo il 1.600 a benzina viene avviato dalla seconda unità elettrica e portato al regime esatto per innestare senza contraccolpi la seconda marcia. Nelle fasi di rilascio, il motore elettrico principale rigenera l’energia che viene accumulata nella batteria da 1,2 kwh di capacità. 
Tutto questo, secondo Renault, permette di viaggiare fino all’80% del tempo in elettrico in città e di risparmiare fino al 40% sui consumi. Sempre a proposito di numeri, la potenza massima combinata è pari a 145 CV, la velocità massima è di 172 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 viene completata in 10,2 secondi.
Interni già visti, ma di buona qualità
La plancia è stretta parente di quella della Captur, è mediamente curata nei materiali e nelle finiture ed è caratterizzata dallo schermo centrale (di 9,3”) posizionato in verticale. Una scelta che a me piace molto, perché è proprio in verticale che usiamo per la maggior parte del tempo lo smartphone. Quanto al cruscotto, è un 10 pollici digitale. Una nota a parte per i comandi del climatizzatore, davvero ben fatti: sono di tipo fisico, con corona zigrinata e uno schermino al centro che riporta la temperatura impostata (per contro, nella stessa zona, sono di bassa qualità i pulsanti in “stile pianoforte”). Immancabilil Apple CarPlay e Android Auto.
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Abitabilità e bagagliaio
A vederla da fuori potrebbe spaventare: si potrebbe essere portati a pensare che di spazio per la testa ce ne sia poco, dietro. E invece no: anche chi supera il metro e 80 cm di altezza (diciamo fino ai 190 cm) non tocca contro il soffitto. Paradossalmente, è un po’ inferiore alle aspettative lo spazio per le ginocchia. Da segnalare il tunnel poco pronunciato (a vantaggio della libertà di movimento dei piedi) e il sedile piatto anche nella parte centrale. Quanto al bagagliaio, in configurazione 5 posti la capacità è più che buona: 492 litri, 20 litri in meno rispetto a quella della Arkana non ibrida. Ovviamente, date le forme della carrozzeria, non si può pretendere di caricare oggetti particolarmente voluminosi. Peccato inoltre che non ci sia il passaggio per oggetti lunghi, così come mancano ganci e sistemi per organizzare il carico.
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