Guardate bene il muso di questa Bentley Mulliner Batur che è stata presentata negli scorsi giorni durante la Monterey Car Week. I suoi tratti vi diventeranno familiari con il tempo. Intendiamoci, probabilmente non vedrete mai su strada uno dei diciotto esemplari della Batur che saranno costruiti dalla Mulliner, la divisione progetti speciali della Bentley. Questa coupé mostra però in anteprima gli stilemi che saranno ripresi dalle Bentley elettriche che arriveranno nei prossimi anni.
Ghigno diabolico
Il tipico frontale con la doppia coppia di fari circolari è dunque destinato alla pensione. Al suo posto arriva lo sguardo ben più minaccioso di fari sottili a LED, che qui assume quasi un che di diabolico, visto il ghigno che disegna la presa d’aria inferiore. Anche in coda le luci si riducono a fessure rosse, mentre nella fiancata tiene banco la svasatura che solca la parte inferiore. È lei a fare da trait d’union tra gli enormi cerchi da 22″, ben evidenziati dai muscolosi parafanghi posteriori.
Tra passato e futuro
Se con la linea la Bentley Mulliner Batur guarda avanti, dal punto di vista tecnico affonda le sue radici nel passato prossimo. Sotto la carrozzeria si celano infatti molti componenti derivati dall’attuale Continental GT. Il primo tra questi è senza dubbio il motore, che rappresenta – a detta della Casa – l’ultima evoluzione del classico W12 6.0 di Crewe, ormai non più in linea con le tendenze di oggi. Lavorando di fino sul fronte dell’aspirazione e quello della sovralimentazione, oltre che sull’impianto di scarico (qui di titanio e con i terminali stampati in 3D), gli ingegneri sono riusciti a portare la potenza massima a ben 740 CV, con una coppia di 1.000 Nm.
Ben piantata
In Bentley non parlano di prestazioni assolute ma descrivono per filo e per segno come il pilota potrà sfruttarle. Potrà infatti selezionare quattro modalità di guida, Sport, Bentley, Comfort e Custom, regolando così in un colpo solo tutta l’elettronica di bordo. Molto raffinata è in particolare la gestione dell’assetto, che conta su sospensioni pneumatiche a tripla camera e ammortizzatori a controllo elettronico. Attraverso una rete di bordo a 48V i microchip settano anche le barre antirollio attive, capaci di mettere in campo una coppia di 1.300 Nm in soli 0,3 secondi per contrastare il coricamento laterale. Una menzione doverosa va fatta anche per il differenziale autobloccante elettronico e le quattro ruote sterzanti.
Abitacolo matrimoniale
Come si può intuire facilmente guardando il padiglione che gira stretto sopra la linea di cintura, la Bentley Mulliner Batur è a due posti. L’abitacolo rispecchia in pieno la tradizione del marchio, mostrando una cura certosina per i dettagli. Qui di futuristico c’è ben poco. Tutto è studiato per far sentire a casa i clienti e per appagare anche il palato esigente di chi ha pagato un prezzo di circa due milioni di euro per accaparrarsi la macchina. Neanche a dirlo, tutti gli acquirenti hanno avuto la massima libertà nella scelta delle finiture. Tra le opzioni proposte c’erano pellami scozzesi e tessuti Dinamica, oltre a inserti in carbon e – udite! udite! – dettagli in oro massiccio stampato a sua volta in 3D.