
Monaco 1996, la corsa più pazza della Formula 1
Tre sole vetture al traguardo (più una ai box) alla bandiera a scacchi su ventidue partenti: vent’anni fa sul toboga di Montecarlo il giorno perfetto di Olivier Panis

Tre sole vetture al traguardo (più una ai box) alla bandiera a scacchi su ventidue partenti: vent’anni fa sul toboga di Montecarlo il giorno perfetto di Olivier Panis

Padri e figli legati a doppio filo alle corse in auto (più una di intrusi a due ruote), con destini spesso differenti, ma anche con qualche eccezione degna di nota

Trent’anni fa a Le Castellet si consumava il destino del ventottenne romano. Un predestinato dal talento cristallino, dal sorriso sempre accennato e mai incline al compromesso

Un team di 12-14 addetti per un’auto d’eccezione e un lavoro documentato nei minimi particolari per una GT di altissimo lignaggio. L’opera di restauro è di Kessel Classic

Vent’anni fa si compiva il destino di Ayrton Senna durante il Gran Premio di San Marino. Il giorno prima era toccato al carneade austriaco Ratzenberger, dopo che Barrichello era sfuggito alla morte per qualcosa di simile a un miracolo. Un fine settimana tanto tragico da risultare surreale con un epilogo duplice e un’appendice durata anni, grigia di vergogna e cavilli. Che sarebbe bello se fosse apocrifa.

Nella pellicola che celebra la rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, il regista Ron Howard si dimentica di citare un piccolo grande uomo. Quello cui l’austriaco deve materialmente la vita.

3 Aprile 1973, esattamente quarant’anni fa, il primo telefono cellulare della storia entrava in azione. Ha cambiato il mondo, ma parallelamente l’auto come è cambiata? Ripercorriamo le tappe, tra reti GSM e progressi del mondo dell’auto

Non serve buttare benzina sul fuoco: basta del gasolio agricolo. Lo stesso carburante dei mezzi che, ad Arese, condividono casa con l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Tra crisi globale e ragione di Stato, l’Alfa Romeo agonizza

Il Sogno a Due Ruote non è un nuovo o un usato: è un’idea, un’emozione, un graffio alla routine quotidiana. Appare improvviso dove meno lo si aspetta e nasce dal bisogno di emozionarsi. Costi quel che costi

Non è raro che i Mondiali di Formula 1 si concludano all’ultima gara: in genere, l’iride se lo giocano piloti dal talento cristallino, come Vettel e Alonso quest’anno. E solo uno è destinato a vincere.