fbpx

Alfa Romeo Giulia, test della berlina media più comoda che c’è

È diventata - con merito - sinonimo di piacere di guida. Grazie alla sua meccanica raffinata, però, è anche una delle auto più confortevoli in assoluto

Sospensioni raffinate

Quanto allo schema delle sospensioni, davanti lavora un doppio braccio oscillante, al posto della più diffusa McPherson. Il braccio superiore riveste una funzione portante (che nel McPherson è demandata al gruppo molla-ammortizzatore) mentre quello inferiore è sdoppiato. Una “complicazione”, rispetto alle concorrenti, che permette appunto di mantenere più costante il contatto fra battistrada e manto stradale, indipendentemente dal movimento della ruota.

Alfa-Romeo_Giulia bianca

Non meno complesso, anzi, il retrotreno: l’Alfa Link, brevetto di Alfa Romeo, prevede che il braccio inferiore svolga sia la funzione di contenimento della convergenza in curva, sia quella di  garantire flessibilità in senso longitudinale. In generale, grazie ad Alfa Link, gli angoli nei tre piani rimangono praticamente invariati nel corso dell’escursione verticale della sospensione. 

Sospensioni raffinate

Il comfort in autostrada

Posizione di guida

Non c’è tanto spazio. E non è una sorpresa

Lo sterzo, analisi tecnica

Il piacere di guida prima di tutto. Comunque.

Sicurezza assoluta e opzione “sospensioni soft”

Quanto consuma

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande