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Alpine A110 S, perché dobbiamo dire grazie a Renault – Prova

Perfetta (beh, quasi) per divertirsi, ha un solo “problema”. Qualcosa di esterno ad Alpine stessa…

Passaporto francese, filosofia inglese

Operazione Alpine, dicevamo. Quella che ha portato alla creazione della A110 è un sussulto di orgoglio francese, un omaggio a una storia tutta da raccontare, il cui apice è senza dubbio la vittoria nel rally di Montecarlo nel 1971 (quando ancora non esiste il Campionato del Mondo), replicata nel 1973 con tre Alpine ai primi tre posti, questa volta di una gara che ha guadagnato la titolazione iridata. Per la cronaca, nel 1973 Alpine non domina solo il “Monte”, bensì tutta la stagione. Indovinate come si chiamava il modello che raccolse questi straordinari risultati? A110.

La A110 odierna rispetta in pieno la filosofia originaria, molto… British. La leggerezza, come insegna la scuola inglese, viene infatti prima di tutto; ieri come oggi. Per capirci, la A110 S pesa 1.114 kg, che per un’auto da 292 CV e dotata di un telaio così raffinato sono davvero poca cosa. Ok, non si agitino gli amanti della Lotus Elise: si sta parlando di due oggetti ben diversi. La Alpine, al netto degli spazi interni, è progettata per essere utilizzata ogni giorno senza perdere le otturazioni e, soprattutto, è dotata di tutti i sistemi di sicurezza oggi irrinunciabili.

Alpine A110, il significato di una sportiva old style. La prova [VIDEO]

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