Batterie
Se il cuore di un’auto a motore endotermico è sempre stato, appunto, il propulsore, quello di un’elettrica è rappresentato dal pacco batterie. Da quest’ultimo – precisamente dalla sua capacità di stoccare energia e dalla velocità con cui la può accumulare e rilasciare – dipendono autonomia, prestazioni e tempi di ricarica.
AUDI
Quanto all’Audi e-tron GT quattro, la capacità netta è pari a 86 kWh (93 kWh quella lorda) e il suo voltaggio è di 800V. Ciò consente non solo una grande rapidità nel rilascio dell’energia, ma anche estrema velocità di ricarica. Come noto, inoltre, per rendere al meglio i pacchi batteria devono lavorare il più possibile entro (o vicino) un determinato range di temperatura. Affinché questo accada, la e-tron GT è dotata di 4 circuiti di raffreddamento separati (che in caso di necessità estreme possono unirsi), che lavorano anche quando si utilizza la ricarica veloce in corrente continua. Come per la Taycan, la massima potenza di ricarica è di 270 kW (100 km di autonomia in 5 minuti e dal 5% all’80% in 23 minuti).
PORSCHE
Di serie, la Porsche Taycan prevede una batteria a modulo singolo Performance Battery con capacità lorda di 79,2 kWh. Come optional è disponibile la batteria a modulo doppio Performance Battery Plus, con capacità lorda di 93,4 kWh. L’autonomia garantita, WLTP, è fino a 431 o 484 chilometri, rispettivamente. La sua capacità di carica massima arriva fino a 225 kW (con Performance Battery) o 270 kW (con Performance Battery Plus). Ciò significa che entrambe le batterie possono essere caricate dal 5 all’80% della capacità in 22,5 minuti e che in soli cinque minuti si accumula l’energia necessaria per percorrere altri 100 chilometri.
TESLA
Quanto alla Model S, Tesla promette che è possibile effettuare una ricarica sufficiente per coprire fino a 214 chilometri in soli 15 minuti, ovviamente presso i Supercharger (di cui potete trovare mappa e dettagli qui). La Casa americana non fornisce molti altri dettagli sulle batterie della Model S Long Range e sulle varie opzioni di ricarica. In ogni caso, il conto è abbastanza semplice. Se si parte infatti dalla capacità lorda – pari a 100 kWh – è sufficiente dividere 100 (anche se in realtà la capacità netta è leggermente inferiore) per il numero corrispondente alla potenza di ricarica: il risultato restituisce il numero di ore necessarie alla ricarica.