La differenza sta tutta in quelle 3 lettere finali. R, W, e D. Audi R8 V10 Rear Wheel Drive. Trazione posteriore. Non si tratta di una prima assoluta per Audi, visto che questa è la seconda generazione di R8 a trazione posteriore, ma si tratta comunque di un evento, per una Casa che è diventata famosa nel mondo per la trazione integrale e, quando non sforna auto 4×4, l’alternativa è la trazione anteriore. La Casa tedesca l’ha presentata nei giorni scorsi ed è la testimonianza più bella che – pur nel rispetto della sofferenza di tutte le persone colpite, in vario modo, dall’epidemia di Coronavirus – il mondo va avanti.
NON UN’AUDI COME UN’ALTRA
Ma l’R8 non è un’Audi come un’altra. È un caso a parte. Nel dettaglio, si tratta di una supercar da 540 cavalli spinta da un motore V10 da 5,2 litri di cilindrata, collocato in posizione posteriore centrale. Sì, nella R8 c’è molto della Lamborghini Huracan. O viceversa, se preferite, dal momento che è proprio la Casa di Ingolstadt che controlla quella di Sant’Agata Bolognese. Tornando alla R8, nasce 4×4, ma in questa edizione si “libera” appunto dell’albero di trasmissione verso l’avantreno e del differenziale anteriore.
PIÙ “SEMPLICE”, PIÙ PURA
In questo modo, le ruote anteriori si liberano dalla trazione e restano deputate alla sola direzionalità dell’auto. Una manna per i puristi della guida, che non amano (per usare un eufemismo) le interferenze che della trazione sulle reazioni dello sterzo. Non solo: rinunciando al 4×4, la R8 perde anche 65 kg, a vantaggio della reattività e della facilità di controllo.
NUMERI DA CAPOGIRO
Scusate se non siamo ancora entrati nel dettaglio dei numeri, ma questa supercar non vuole stupire per le prestazioni da record. Sia chiaro, piano non si va: 324 km/h è il dato di velocità massima, mentre 3,7 secondi bastano per scattare da 0 a 100 km/h (3,8 nel caso della Spyder, che pesa 1.695 kg invece di 1.595). Il tutto, grazie ai già citati 540 cv del V10 da 5,2 litri di cilindrata, aspirato, capace anche di 540 Nm di coppia. Impressionanti vero? Eppure, il meglio è rappresentato da altro. E cioè, dal differenziale meccanico autobloccante, dall’assetto e dall’elettronica specifici, con quest’ultima che prevede delle mappature per effettuare del drifting controllato.