Piacere di guida
Premessa: non ho guidato né la nuova M3, né la Model S Plaid (purtroppo: mi riprometto di farlo il prima possibile). Però ho provato a lungo la M4 attuale – che altro non è che la M3 con carrozzeria coupé – e la Model S nella sua versione più potente. E, salvo clamorosi e improbabili colpi di scena, il comportamento stradale non dovrebbe essere tanto diverso da quello delle loro ultime evoluzioni.E se la vittoria della Tesla è netta quando si parla di prestazioni, quella della BMW è altrettanto indiscutibile quando iniziano le curve. Sulla Model S senti il peso (che supera di slancio i 2.400 kg, contro i 1.780 della M3) che limita la reattività fra le curve. Per non dire del feeling di sterzo, materia su cui la Casa americana ha ancora molto da imparare.Entusiasmante, coinvolgente, cucita su misura la M3: più leggera di circa 600 kg, conta anche su un know-how lunghissimo e approfondito in fatto di messa a punto del telaio. Elementi impossibile da tradurre in cifre, ma che dopo pochi metri si apprezzano. E a cui, gli amanti del genere, non rinuncerebbero mai. A tutto ciò, la nuova M3 aggiunge la chicca (già vista sulla M5) della trazione integrale che, premendo un tasto, diventa posteriore. Serve aggiungere altro?
I motivi della sfida
Potenza, coppia, accelerazione: Tesla straccia BMW
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