Turbodiesel. SUV. 3 litri di cilindrata. Il male assoluto, secondo qualcuno. Un oggetto meraviglioso per qualcun altro. Inizio con il dichiarare la mia posizione, molto più vicina al secondo punto di vista che al primo, soprattutto nelle parti “turbodiesel” e “3 litri di cilindrata”. Certo, lo so che motori così non sono per tutti, per ragioni economiche: costo d’acquisto, di assicurazione e tassa di circolazione, più che per il consumo. Questo motore infatti sa essere molto efficiente, come peraltro già dimostrato in occasione del test della BMW 530d XDrive Touring effettuato qualche mese fa. Ecco come va in abbinamento alla BMW X3 2002.
Non si può però non fare l’elogio a un motore di questo genere per la fluidità di guida in tutte le situazioni. Già a 900/1.000 giri inizia a spingere per farlo, con decisione, fino a oltre i 4.000 giri. Soprattutto, consente di viaggiare nella maggior parte delle situazioni con un filo di gas, a regime molto basso, a favore del comfort e del contenimento dei consumi. Il tutto, con sonorità e frequenze che non ho paura di definire piacevoli. Certo, il 6 in linea a benzina è un’altra musica, letteralmente, ma la voce di questo motore a gasolio è qualcosa di speciale. E le vibrazioni, semplicemente, non ci sono.
Perdonerete l’entusiasmo ma il mercato italiano negli ultimi 10 anni ha praticamente abbandonato queste motorizzazioni e anche noi ne proviamo sempre meno. Vi assicuro però che si tratta di qualcosa di speciale. Detto questo, torniamo un attimo indietro e vediamo quali sono le principali novità estetiche apportate con il restyiling.
Le modifiche più importanti
La BMW X3 2022 È stata rivista, con mano leggera, la mascherina anteriore, che ora è più ampia ed è di forma più squadrata. Dietro spiccano i fanali bruniti e la zona del diffusore è stata ridisegnata. Con il pacchetto M, X3 e X4 diventano più minacciose, in virtù di prese d’aria più grandi nei paraurti e di inserti rifiniti in nero lucido. Dal punto di vista tecnico, tutti i motori si arricchiscono del sistema ibrido mild a 48 volt, disponibile sia in abbinamento al sistema a trazione integrale xDrive e sia al cambio automatico a 8 rapporti.
Com’è fatta dentro la BMW X3 2022 restyling
Lasciando da parte per un attimo il motore e la meccanica, per quello che riguarda gli interni le modifiche sono piuttosto importanti, ma l’impostazione di base resta quella di prima. E la sensazione è che questo abitacolo sia interlocutorio, in un certo senso. Da un lato c’è il nuovo schermo che può arrivare, in base agli allestimenti, fino a 12,3” di grandezza, c’è un design molto moderno, ma dall’altro lato ci sono anche tantissimi comandi fisici, tasti in particolare.
Detto che io non amo le soluzioni totalmente touch, perché tendono a distrarre dalla guida, sulla BMW X3 2022 di comandi fisici ce ne sono, a mio modo di vedere, fin troppi. Nulla da dire invece sulla posizione di guida: persone di tutte le taglie riescono a ritagliarsela su misura. Anche sui sedili posteriori si viaggia alla grande, grazie ai tanti centimetri disponibili in altezza, larghezza e altezza.
La gamma motori: benzina, Diesel, ibrido plug-in ed elettrico
Come vi ho anticipato, 3.000cc è una cilindrata che in Italia non va più. Da anni. Diamo dunque un’occhiata al resto della gamma: i motori a benzina sono a 4 cilindri (20i da 184 CV e 30i da 245 CV) e a 6 cilindri, M40i da 360 CV. I turbodiesel si dividono tra il 20d da 190 CV a 4 cilindri e il 6 cilindri 30d da 286 CV; top di gamma è la M40d da 340 CV. Non manca la versione ibrida plug-in, la Xdrive 30e da 292 CV, che è in grado di percorrere fino a 50 km in modalità elettrica.
Il comfort? Buono, ma non è il suo lato migliore
Detto delle prestazioni di questo 3.000cc, da un SUV medio ci si aspetta prima di tutto comfort e la X3 2022 non delude, pur non rinnegando di essere una BMW. In concreto, questo significa che anche in comfort le sospensioni offrono una risposta “consistente”.
Quanto al comfort acustico, le note che entrano nell’abitacolo dal vano motore non sono per nulla spiacevoli, mentre per quello che riguarda i fruscii è ovvio che si avvertono di più qui che su una Serie 3, per rimanere in casa BMW, ma nulla che limiti il comfort di viaggio. Se non altro rimanendo entro i limiti italiani. Magari in Autobahn la questione sarebbe diversa. Purtroppo però non è questione che ci riguardi.
Sentirsi protetti
Vi ho parlato prima dell’autostrada. Beh, un capitolo a parte lo meritano i sistemi di assistenza alla guida. La sicurezza e la tranquillità che infondono è impagabile: all’interno della strumentazione, nello schermo centrale, vengono proiettate le immagini delle auto circostanti, in tempo reale. Potrebbe sembrare un di più rispetto al Blind Spot Assist e al cruise control adattivo, invece è un altro piccolo aiuto in caso di dubbio. A questo si aggiunga il perfetto funzionamento del cruise adattivo, appunto, sempre molto graduale nei suoi interventi.
C’è un ultimo aspetto su cui avrei voluto essere molto preciso, il piacere di guida, ma le condizioni del test, molto breve e su strade prevalentemente rettilinee, non me lo ha permesso. L’impressione, comunque, è che la X3 conservi il carattere di un SUV votato al piacere di guida, nei limiti ovviamente di un’auto con baricentro rialzato (rispetto alla Serie 3, per intenderci).
Quanto costa la BMW X3 2022
Prezzi: il listino parte dai 56.200 euro della sDrive18d, l’unica a trazione posteriore, con motore 2.0 turbodiesel da 150 CV. Tutte le altre motorizzazioni si possono avere solo con la trazione 4×4 xDrive. La 20d , 20 turbodiesel da 190 CV, è proposta a 58.950 euro, la 30d a 66.950, ma in questo caso sappiate che esiste, allo stesso prezzo, anche in versione depotenziata da 249 CV. Il top a gasolio è rappresentato dalla xDriveM40d: 340 CV e 75.600 euro.
Le versioni a benzina partono da 57.200 euro della xDrive20i, mentre la xDrive30e, ovvero ibrida plug-in, costa 66.700 euro. Di tutte le motorizzazioni esiste la versione base ed MSport, a 3.600 euro in più.