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Citycar addio: finisce la produzione della Citroën C1

Ford ha abbandonato la Ka+. Ma anche i Gruppi Stellantis e Volkswagen meditano di non proseguire la vendita di auto di segmento A. Non con motori a benzina almeno

Business is business. Lo spazio per i sentimenti, quando c’è, è limitatissimo. Anzi, non c’è: le operazioni nostalgia – la rinascita di modelli iconici con forme moderne – vengono decise per precise strategie di marketing. E siccome le Case automobilistiche, in quanto aziende, devono generare profitto, è ovvio (e legittimo) che taglino laddove, di soldi, ne perdono. È successo così con le cabrio e con le coupé – molte Case le hanno eliminate del tutto o comunque limitate – ma anche con le monovolume e con le berline. Il paradosso è che in verità queste definizioni non sono completamente sparite: ci sono SUV coupé, SUV solo a trazione anteriore che hanno preso il posto delle monovolume e persino SUV cabrio. C’è però un segmento di mercato che è destinato a ridimensionarsi parecchio: quello delle citycar. Per capirci, il segmento che in Italia è dominato dalla Fiat Panda.

Chi resta, chi cambia, chi abbandona

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