1 – Anticipare i rallentamenti
Avere occhio lungo e sollevare il piede destro il prima possibile è la regola d’oro del manuale “come si guida un’auto elettrica”. Avvicinandosi a un semaforo, a uno stop, a una curva o a qualsiasi situazione che imponga una riduzione della velocità, più questa transizione è graduale meglio è. Un’accortezza tanto più valida con le elettriche, dal momento che nelle fasi di “scorrevolezza”, quelle in cui l’auto procede per inerzia, queste recuperano energia.
In che senso? Nel senso che il motore elettrico si comporta esattamente come la dinamo della bicicletta. Ovviamente, nel nostro caso non ci sono luci da accendere ma batterie da rigenerare. Spiegata in modo semplice, funziona così: l’energia del veicolo in movimento viene trasformata in energia elettrica la quale a sua volta sarà stoccata nel pacco batterie. Questo processo, com’è facile intuire, allunga l’autonomia e “dilata” i tempi tra una ricarica e l’altra. Ed è altrettanto facile intuire che con questo stile di guida ci si assicurano due vantaggi: il primo è che non si spreca energia, come succederebbe se si rimanesse col piede sull’acceleratore anche quando non serve. Il secondo è che ogni metro di energia non utilizzata è energia recuperata.
1- Anticipare i rallentamenti
2- Non accelerare in modo brusco
3- 130 km/h è il limite in autostrada, non l’obbligo
4- Occhio alle temperature
5- Un check alla pressione delle gomme
6- Fidatevi del computer di bordo