AL LAVORO IN MACCHINA
Nelle città più grandi ed evolute del mondo, salvo rare eccezioni (concentrate peraltro negli Stati Uniti), l’uso dell’auto privata è in costante calo. Da un lato, le limitazioni poste dalle amministrazioni locali, finalizzate a ridurre traffico e inquinamento, hanno disincentivato questa modalità di spostamento.Dall’altro, il fiorire di forme alternative come per esempio car sharing, car pooling e scooter sharing, insieme al potenziamento del trasporto pubblico (già trattato nella scheda precedente), hanno convinto molti residenti nelle zone urbane a lasciare la propria auto in garage, se non a venderla.In questa fase, chi ancora ce l’ha, potrebbe tornare a usarla di più, non solo per evitare il già citato affollamento delle metropolitane e degli autobus, ma anche per non doversi preoccupare del fatto che l’auto del car sharing possa essere infetta (il virus, come sicuramente saprete, resiste sulle superfici per alcune ore). A questo proposito è bene specificare che le aziende di car sharing hanno già iniziato un’intensa opera di sanificazione della propria flotta. Così, sebbene sembrasse destinato a ridursi sempre di più, il classico casa-lavoro in macchina potrebbe tornare a crescere.NO AGLI ASSEMBRAMENTIAL LAVORO IN MACCHINAIN VACANZA IN AUTO