Competere nel segmento delle crossover è un po’ come calciare un rigore durante la finale di Champions League. Se sbagli hai buttato al vento una chance straordinaria, e tutti ti guardano come un povero minorato mentale; se segni, diventi più affascinante di Arthur Fonzarelli. La categoria, del resto, è decisamente combattuta, essendo l’unica in crescita nonostante il periodo di crisi. Peugeot e Opel vi si tuffano come Tania Cagnotto dal trampolino, proponendo due veicoli identici per target e capacità di carico, ma profondamente differenti per carattere, comportamento, dimensioni ed erogazione dei propulsori. Peugeot e Opel sono al momento le due facce di un segmento in grande crescita.2008, derivata dalla compatta 208, è la paladina di un nuovo concetto di completezza, dove i sensi non necessariamente soccombono al cospetto della ragione e la praticità si sposa al divertimento al volante. Nata col mirino puntato contro Nissan Qashqai, best seller del segmento, si è immediatamente accaparrata lo scettro di crossover più efficace e piacevole da guidare su asfalto, garantendo al contempo, pur proposta esclusivamente a trazione anteriore, una mobilità offroad superiore alle aspettative. Mokka, gemella di Chevrolet Trax, punta invece sul comfort, l’abitabilità e la possente erogazione di coppia del quattro cilindri 1.7 td, unica motorizzazione a gasolio. Quale acquistare? Peugeot per sciogliere le briglie nel misto e sullo sterrato, Opel per venire cullati nella bambagia. E il prezzo? A parità di dotazioni, 2008 1.6 e-HDi 114 cv Allure è più economica di quasi 3.000 euro rispetto a Mokka 1.7 CDTI Cosmo 4×2.LIVENon sono gemelle. Anzi, non sembrano appartenere nemmeno alla medesima categoria. Mokka è lunga 428 cm; 2008 si attesta a 416 cm. Dimensioni in entrambi i casi inferiori tanto alla best seller del segmento Nissan Qashqai MY13 (leggi qui la presentazione del nuovo modello), forte di 433 cm, quanto alla new entry Suzuki S-Cross (430 cm). Logico attendersi una superiore capacità di carico appannaggio della tedesca, ma come Ian Rush riusciva a sbagliare un gol persino con il portiere alla toilette, così Mokka si accontenta di una capienza del bagagliaio di 362 litri con 5 persone a bordo. Valore pressoché identico a 2008 (360 litri), ma nettamente inferiore alle rivali Nissan (410 l) e Suzuki (440 l), così come a Dacia Duster in configurazione 2WD (475 l) e alla piccola Renault Captur (455 l nonostante una lunghezza di 412 cm).Quando la coperta è corta, diventa necessario scegliere. Capacità di carico oppure abitabilità? La crossover Opel propende per la seconda opzione. Guidatore e passeggero anteriore beneficiano così di ampia libertà di movimento a livello degli arti inferiori, mentre l’accoglienza riservata agli occupanti del divanetto, frazionabile 40/60, è addirittura tra le migliori della categoria. Tanto per le gambe quanto per il capo, al punto che nemmeno i soggetti di statura superiore alla media lamentano contatti con il cielo della vettura. Meno eclatante l’accoglienza Peugeot, nella media per i passeggeri posteriori, in linea con Mokka qualora si prenda in considerazione la prima fila di sedili.L’abitacolo di 2008 riprende gran parte degli elementi distintivi di 208. Ad esempio la corona del volante dal diametro contenuto, lo schermo touchscreen da 7” al vertice della consolle e la configurazione della plancia che porta in dote un cambio d’orizzonte per il guidatore: il quadro è collocato in posizione rialzata e lievemente arretrata rispetto allo standard, così che per osservare la strumentazione si dirige lo sguardo non più attraverso la corona dello sterzo, bensì al di sopra di questa, senza distogliere l’attenzione dalla strada. Soluzione impeccabile in linea di principio, meno riuscita sotto il profilo pratico, dal momento che la parte sommitale della corona cela alcune informazioni secondarie. Più tradizionale Mokka, le cui finiture sono curate al pari della rivale francese. La consolle, in compenso, specie optando per il navigatore satellitare, è un tripudio di pulsanti e richiede l’orientamento di Magellano per districarsi tra i tasti.Derivano da due compatte: 2008 dalla “cugina” 208, Mokka dalla quarta generazione di Corsa. Condividono lo schema delle sospensioni McPherson all’avantreno e a traversa deformabile al retrotreno, la taratura di molle e ammortizzatori adattata all’utilizzo fuoristrada, lo sterzo a servoassistenza elettrica variabile in funzione della velocità e i freni a disco anteriori autoventilanti (rispettivamente da 300 e 283 mm di diametro) e posteriori pieni. Ciò che le distingue nettamente è il peso. La leggerezza è una virtù di 2008; non di Mokka. La prima, in versione 1.6 e-HDi da 114 cv con cambio manuale a 6 rapporti, si attesta a 1.180 kg. La seconda, in configurazione 1.7 CDTI 4×2 con trasmissione manuale a 6 marce, fissa l’ago della bilancia a 1.354 kg. Un differenziale notevole: oltre 170 kg a favore della transalpina.DRIVESono entrambe mosse da dei 4 cilindri in linea common rail sovralimentati mediante turbocompressore a gas di scarico. Unità che divergono per cilindrata (1.686 cc per Mokka, 1.560 cc per 2008), pressione massima d’iniezione (1.800 bar per Opel, 1.600 bar per Peugeot), valvole per cilindro (4 per la tedesca, 2 per la francese) e tecnologia Start&Stop, tradizionale nel caso di Mokka, di seconda generazione per 2008 in quanto forte di un alternatore reversibile a doppia funzione: generatore durante la marcia, motorino d’avviamento dopo la sosta. Nulla cambia sotto l’aspetto pratico, fatta eccezione per il fatto che il motore non si spegne a veicolo fermo, bensì appena scesi sotto una determinata velocità. Ragione per cui tale tecnologia è definita “microibrida”.131 cv e 30,6 kgm per l’unità Opel, 114 cv e 27,5 kgm per il 4 cilindri Peugeot. Le superiori potenza e coppia dell’unità tedesca si concretizzano in uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,6” anziché 10,4” e in una velocità massima di 190 km/h contro 188. La percorrenza media, complice il peso inferiore, sorride però a Peugeot, che promette 25,0 km/l invece di 22,2 km/l. Più che nei numeri, la differenza tra i td è nell’erogazione. Il 4 cilindri PSA s’esprime al meglio ai bassi e medi regimi, ovvero tra 1.700 e 3.800 giri/min, mentre il quadricilindrico Opel è affetto da un turbo lag più marcato e da un repentino calo di spinta oltre i 4.000 giri. In sintesi, il motore Peugeot è lineare e trattabile, il propulsore Made in Rüsselsheim, è invece più “appuntito” (e rumoroso), svettando ai medi e ai bassi senza gratificare troppo agli alti.La guida? Due perfette sconosciute. 2008 si comporta da vettura vera e propria è appagante, specie nel misto veloce, grazie a un avantreno scarsamente incline al sottosterzo. Comportamento cui concorre la taratura delle sospensioni orientata sì al comfort, ma senza mortificare la tenuta di strada. Mokka, al contrario, si comporta da SUV è affetta da una sensibile tendenza ad allargare la traiettoria impostata e rollio e beccheggio sono piuttosto elevati. In compenso, le sospensioni Opel filtrano qualsiasi imperfezione dell’asfalto, nemmeno ci si trovasse su di un tappeto volante, consentendo di viaggiare in totale relax. A patto, beninteso, di non imbattersi in giunzioni trasversali del manto stradale; situazione che, causa la sensibile “sfrenatura” degli ammortizzatori posteriori, porta a esibirsi in un andamento fluttuante simile da un lato alle vetture Made in Usa.L’offroad, infine, parla francese. 2008 beneficia del sistema di controllo della trazione Grip Control che porta in dote cerchi in lega da 17” con pneumatici 205/50 M+S e permette, ruotando l’apposito pomello lungo il tunnel, di scegliere tra 5 programmi di marcia (Standard, Neve, Fuoristrada, Sabbia ed Esp Off). Setting che vedono l’elettronica adattare erogazione e interventi sui dischi freno in funzione del fondo affrontato, a tutto vantaggio della motricità. Opel, diversamente, può contare solamente sull’assistenza alla partenza in salita (peraltro comune a 2008) e sul limitatore della velocità in discesa, funzionale in presenza di fango e neve. Più che la trazione, comunque superiore per Peugeot, sono i ridotti angoli di attacco, dosso e uscita, così come la contenuta altezza da terra, a limitare le velleità fuoristrada. Velleità che si riducono al lumicino nel caso di Mokka, caratterizzata da una luce al suolo inferiore anche alla media delle crossover.