GM: blocchetti d’accensione difettosi
General Motors è incappata nel 2014 in una delle… uscite a vuoto – per utilizzare un gergo calcistico – più clamorose della propria storia. È stata infatti costretta a richiamare 2,6 milioni di vetture prodotte dal 1997 al 2014 a causa dei blocchetti d’accensione difettosi, imputati di oltre 100 decessi per via di una semplicissima molla dell’interruttore che, in caso di sconnessioni o portachiavi pesanti, poteva scattare spegnendo l’auto durante la marcia e disattivando improvvisamente servosterzo, servofreno e ogni sistema di sicurezza, air bag compresi.
Un’inchiesta interna a GM e datata 2002 aveva giudicato la spesa necessaria per un richiamo preventivo eccessiva “in confronto al possibile costo delle effettive riparazioni che sarebbero state (probabilmente) richieste in garanzia”. L’NHTSA, vale a dire l’ente per la sicurezza dei trasporti statunitense, ha scoperto il malfatto e comminato un risarcimento di 1 milione di dollari per ogni vittima oltre a una maximulta il cui ammontare è ancora in via di definizione.
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