Takata: air bag “violenti”
La giapponese Takata è tuttora nell’occhio dl ciclone per aver costretto al richiamo oltre 35 milioni di veicoli appartenenti a 12 diversi costruttori. I cuscini di sicurezza nipponici, antecedentemente allo scandalo, soffrivano della presenza interna d’umidità a un livello tale da pregiudicarne l’efficacia. I dispositivi, una volta attivati, provocavano la proiezione di frammenti di plastica e metallo. Una grana tuttora in corso; le fonti americane hanno infatti confermato le sei morti correlate all’esplosione troppo violenta dei cuscini, avvenute tutte a bordo di modelli Honda. Nonostante le pressioni della NHTSA, l’azienda nipponica – secondo fornitore mondiale di air bag per volumi commerciali – continua a non fornire informazioni ufficiali sulla situazione relativa ad altri mercati, opponendo una annosa resistenza ai richiami. Al punto che Toyota, Nissan e Honda, principali protagoniste dell’allargamento dello scandalo, hanno provveduto autonomamente.
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