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Gli epic fail del mondo dell’auto

Non c’è solo lo scandalo Volkswagen ad attentare alla reputazione del settore automotive. Dal 2009 ad oggi, ben sei casi hanno incrinato la credibilità delle Case costruttrici.

Takata: air bag “violenti”

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La giapponese Takata è tuttora nell’occhio dl ciclone per aver costretto al richiamo oltre 35 milioni di veicoli appartenenti a 12 diversi costruttori. I cuscini di sicurezza nipponici, antecedentemente allo scandalo, soffrivano della presenza interna d’umidità a un livello tale da pregiudicarne l’efficacia. I dispositivi, una volta attivati, provocavano la proiezione di frammenti di plastica e metallo. Una grana tuttora in corso; le fonti americane hanno infatti confermato le sei morti correlate all’esplosione troppo violenta dei cuscini, avvenute tutte a bordo di modelli Honda. Nonostante le pressioni della NHTSA, l’azienda nipponica – secondo fornitore mondiale di air bag per volumi commerciali – continua a non fornire informazioni ufficiali sulla situazione relativa ad altri mercati, opponendo una annosa resistenza ai richiami. Al punto che Toyota, Nissan e Honda, principali protagoniste dell’allargamento dello scandalo, hanno provveduto autonomamente.

GM: blocchetti d’accensione difettosi

Toyota: acceleratori “posseduti”

Hyundai e Kia: consumi non veritieri

Gruppo FCA: richiami irregolari

Honda: informazioni celate

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