Interni: abitabilità e design minimale
L’originalità delle linee esterne è rispecchiata negli accostamenti tra i materiali dell’abitacolo, ricercati e sostenibili, ben strutturato negli spazi e alla portata di tutti – caratteristica non scontata su un’auto moderna. La qualità percepita è pari a vetture di livello superiore anche se alcuni dettagli, come il display dedicato al controllo del climatizzatore, stonano con i tessuti e il sughero (riciclato e riciclabile) utilizzati per rivestire i pannelli porta e il tunnel centrale.
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La plancia è ben strutturata e, oltre al già citato display dal 10,25”, un secondo display – non touch – più orizzontale è posizionato ben distante dal guidatore. Questa soluzione cerca di ridurre il classico movimento “in allungo” verso un display touch durante la guida, situazione non favorevole alla sicurezza in marcia, “obbligando” il conducente ad utilizzare la manopola presente sul tunnel centrale.
Concludono la configurazione degli interni head-up display di serie, come anche compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, navigatore, sensori di parcheggio e videocamera posteriore. Per riportarvi una curiosità, tutti i materiali utilizzati per gli interni sono riciclabili. Il sughero, tra questi, ottenuto dagli scarti della produzione di tappi, ha un valore molto particolare per la Casa giapponese in quanto Mazda – nel 1920 Toyo Cork Kogyo – si occupava proprio di produzione e lavorazione del sughero.Nonostante il passo sia occupato per buona parte dal pannello porta anteriore, l’accesso alla seduta posteriore non è così articolato – 80° di apertura – a patto di non superare di troppo 1,80 m di altezza. Degno di nota il comando posto sul retro del sedile del guidatore – incluso nell’optional della regolazione elettro-assistita della seduta – in grado di semplificare l’uscita dai sedili posteriori. Per quanto riguarda il bagagliaio troviamo 341 litri di capacità, 1406 con l’abbattimento dei sedili.