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Mercedes 190, la prima “piccola” della Stella

La quinta generazione di Classe C verrà presentata nel corso di quest’anno. Una storia che inizia nel 1982 con la 190

Splendida (quasi) quarantenne

In occasione del trentennale della 190, nel 2013, Mercedes ha organizzato un evento celebrativo, a cui ho avuto la fortuna di partecipare. Guidandola, questa auto all’epoca rivoluzionaria: impressioni? La 190 è morbida di assetto e votata al comfort come peraltro dev’essere una Mercedes degli anni Ottanta. Eppure, nel 1983, la tenuta di strada e la stabilità stupirono tutti (quando l’auto arrivò su strada); e convincono ancora oggi.

Lo dico dopo aver guidato quasi tutta la gamma fra i birilli di uno slalom e all’interno di un percorso con cambio di direzione a 70-80 km/h. I limiti di tenuta sono più che buoni e, ciò che più conta, le reazioni sono molto progressive e prevedibili. Per fortuna, nel frattempo sono arrivati l’ESP e tutta la sicurezza attiva che ben conosciamo, però la 190 è “sana” e molto difficilmente chiamerebbe in causa il controllo elettronico di stabilità. Il merito di tanta stabilità, a detta del “papà” del retrotreno della 190 Manfred von deo Ohe, è della sospensione posteriore a cinque bracci, grazie alla quale i movimenti della ruota sono ben controllati e assicurano un contatto costante fra pneumatico e asfalto, senza pericolose variazioni delle geometrie.

Obiettivo: essere la numero 1
Designer italiano, record mondiale
Splendida (quasi) quarantenne
La “cattiva” entusiasma
La “macina km”

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