Splendida (quasi) quarantenne
In occasione del trentennale della 190, nel 2013, Mercedes ha organizzato un evento celebrativo, a cui ho avuto la fortuna di partecipare. Guidandola, questa auto all’epoca rivoluzionaria: impressioni? La 190 è morbida di assetto e votata al comfort come peraltro dev’essere una Mercedes degli anni Ottanta. Eppure, nel 1983, la tenuta di strada e la stabilità stupirono tutti (quando l’auto arrivò su strada); e convincono ancora oggi.
Lo dico dopo aver guidato quasi tutta la gamma fra i birilli di uno slalom e all’interno di un percorso con cambio di direzione a 70-80 km/h. I limiti di tenuta sono più che buoni e, ciò che più conta, le reazioni sono molto progressive e prevedibili. Per fortuna, nel frattempo sono arrivati l’ESP e tutta la sicurezza attiva che ben conosciamo, però la 190 è “sana” e molto difficilmente chiamerebbe in causa il controllo elettronico di stabilità. Il merito di tanta stabilità, a detta del “papà” del retrotreno della 190 Manfred von deo Ohe, è della sospensione posteriore a cinque bracci, grazie alla quale i movimenti della ruota sono ben controllati e assicurano un contatto costante fra pneumatico e asfalto, senza pericolose variazioni delle geometrie.
Obiettivo: essere la numero 1
Designer italiano, record mondiale
Splendida (quasi) quarantenne
La “cattiva” entusiasma
La “macina km”