Il futuro di Mercedes-Benz è sempre più elettrico: dopo la commercializzazione della Classe B 250e e l’introduzione a listino delle varianti ibride di Classe C, S e GLE, la Casa di Stoccarda guarda con sempre maggiore attenzione alla propulsione a zero emissioni.L’obiettivo della Stella, nel medio periodo, è offrire una variante elettrica per ogni modello, dalla city car smart sino ai mezzi commerciali, investendo 5,4 miliardi di euro nei prossimi due anni. A iniziare dal basso, dato che entro il 2017 debutteranno le fortwo coupé e cabrio Electric Drive cui si affiancherà, per la prima volta, la forfour a batteria. Un piccolo antipasto di quanto accadrà in occasione del Salone di Parigi, quando verrà svelato il prototipo di un’elettrica di grandi dimensioni, realizzato sulla base di una piattaforma specifica destinata a dare vita a una nuova famiglia di prodotti attesi su strada entro la fine del decennio. Pianale che, nel dettaglio, porterà in dote l’abbinamento di due motori elettrici, uno per assale – sarà pertanto disponibile la trazione integrale a controllo elettronico – a batterie agli ioni di litio collocate nel sottoscocca, così da poter disporre di un’autonomia di circa 500 km a ricarica.Se da un lato Stoccarda investe massicciamente nella trazione elettrica pura, dall’altro non si arresta il programma di sviluppo della propulsione a idrogeno. Versa infatti in uno stato di avanzato sviluppo il progetto, su base GLC, destinato a essere svelato al pubblico in veste definitiva a ottobre per poi entrare in produzione nel corso del 2017. La crossover di medie dimensioni sarà la prima fuel cell ibrida plug-in. Una soluzione innovativa che prevede l’abbinamento dell’alimentazione a idrogeno e quella elettrica supportata da una batteria dedicata. In sintesi, diversamente dalle “comuni” auto a idrogeno, la GLC potrà contare anche su di una cella ricaricabile mediante una presa di corrente, garante di ulteriori 50 km d’autonomia. Così facendo, la percorrenza media della vettura si attesterà a 500 km (complessivi).Non di solo elettrico si vive (almeno per ora). Mercedes-Benz rivela infatti come il 4 cilindri in linea 2.0 td destinato alla nuova Classe E sia solo il primo esemplare di una famiglia di propulsori modulari che si amplierà a breve con l’introduzione di un quadricilindrico a iniezione diretta di benzina e di un 6 cilindri in linea destinato a rimpiazzare progressivamente gli attuali V6. Sebbene più lungo, il 6 in linea, che condivide un numero superiore di componenti con i motori a 4 pistoni a tutto vantaggio delle economie di scala, renderà disponibile più spazio a fianco del basamento, agevolando l’installazione dei filtri per i gas di scarico resi necessari dal rispetto delle future norme antinquinamento. Non a caso, anche le nuove generazioni di motori a benzina dovranno essere equipaggiate con soluzioni antiparticolato simili a quanto da anni adottato dai diesel.Il nuovo 6 cilindri in linea a iniezione diretta di benzina debutterà nel 2017 in abbinamento al restyling della Classe S e verrà abbinato a uno dei due sistemi micro-ibridi in fase di sviluppo. Entrambi sfruttano una seconda batteria a 48 Volt – quindi molto più potente rispetto allo standard da 12 Volt – collegata a un motore elettrico che ricarica la cella nelle fasi non di carico e supporta il propulsore termico in accelerazione. Dei due sistemi, il primo, più semplice e destinato ai motori a 4 cilindri, sostituisce l’alternatore ed è collegato al propulsore mediante una cinghia, mentre il secondo, posizionato tra volano e cambio, funziona sempre secondo il medesimo principio, ma portando in dote una superiore efficienza. La nuova Classe S ibrida plug-in vedrà debuttare anche la ricarica wireless mediante piastra a induzione, accreditata di un’efficienza del 90% contro il 93% della classica tecnologia a cavo. Un “pieno” di corrente sarà sufficiente per percorrere 50 km in modalità puramente elettrica contro gli attuali 30, complice l’adozione di nuove batterie prodotte direttamente da Mercedes.