Fra aerodinamica e comfort
780 km di autonomia dichiarata, dunque. Miracolo? No, si chiama attenzione ai minimi dettagli, a partire da quelli aerodinamici. La EQS, che misura 5,21 metri in lunghezza e 1,93 metri in larghezza, conta su un Cx di 0,20, raggiunto dopo centinaia di ore in galleria del vento. Una carrozzeria così “affilata” permette non solo di minimizzare la resistenza all’avanzamento – a favore dei consumi – ma anche di ridurre i fruscii.
Nella EQS il silenzio regna sovrano, persino di più di quanto si possa riscontrare sulla Classe S, se non altro alle basse velocità, quando il propulsore endotermico – per quanto isolato in modo esemplare – la propria voce la fa sentire, almeno un minimo. Tutto questo, unito alla capacità delle sospensioni di isolare da qualsiasi genere di asperità, regala un comfort totale.
Ovviamente in Mercedes non potevano fermarsi qui: ecco dunque il Driving Sound, che gestisce 12 parametri per generare un sound digitale del powertrain. Ecco anche diverse atmosfere – energizzante, rilassante, ecc. – che si possono richiamare manualmente, ma che il sistema è in grado di suggerire nel momento in cui rilevi che sia necessario un intervento per contrastare un determinato stato psicofisico del guidatore. Come agisce in pratica questo dispositivo? La funzione di massaggio e riscaldamento/ventilazione dei sedili, la colonna sonora e l’impianto di climatizzazione si regolano in automatico in base all’obiettivo perseguito. Una trovata che può sembrare fine a sé stessa e che invece, dopo tre ore alla guida, ho constatato essere davvero un toccasana.