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Mercedes GLB 200, prova consumi del family-SUV a benzina

Dalla città all’autostrada, passando per l’extraurbano, 100 km di test per verificare il consumo vero del SUV 7 posti

Comoda, ma da una Mercedes ci si aspetta anche di più

Detto dei consumi, la GLB è davvero un’auto tutta casa/famiglia/lavoro? La risposta è sì, sotto molti aspetti. Il primo è quello dello spazio: ce n’è tanto per le persone e tanto anche per i bagagli. In cinque (quattro adulti più un ragazzino) si viaggia comodi e c’è la possibilità di giocarsi il jolly: i due sedili della terza fila, che però non possono essere utilizzati da persone più alte di 168 cm, come dice Mercedes stessa.

Mercedes-Benz GLB 200 consumi - vista bagagliaio

Quanto al bagagliaio, offre una capacità di 570 litri (in configurazione 5 posti e con il divano in posizione avanzata), che diventano 1.805 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. Da segnalare che la seconda fila di sedili scorre in lunghezza di 14 cm: un vero valore aggiunto su un’auto per la famiglia o per chi ama fare sport e ha bisogno di trasportare attrezzatura ingombrante.

Sospensioni a volte brusche

Mi aspettavo di più, invece, per quello che riguarda l’assorbimento delle asperità più secche. L’assetto della GLB è morbido, ma quando le ruote incontrano un tombino incrociano i binari del tram, la risposta è secca. Non al top – se non altro in rapporto al livello dell’auto – anche l’isolamento acustico: in accelerazione il motore si fa sentire e, al di sopra dei 110 km/h, emerge anche qualche fruscio aerodinamico.

Mercedes-Benz GLB 200 prova consumi

A proposito di motore, le risposte sono sempre soddisfacenti, grazie sia all’elasticità del 4 cilindri sovralimentato, sia alla rapidità del cambio nel capire le intenzioni del guidatore e nel passare da un rapporto all’altro. Merita un discorso a parte lo sterzo, che diventa più diretto all’aumentare dell’angolo: in questo modo, le svolte strette in città non richiedono troppi movimenti con le mani.

Infotainment: difficile chiedere di più

Lo so, il sistema MBUX non è certo una novità, ma dal mio punto di vista resta ancora, se non al primo posto, comunque nella top 3 degli infotainment migliori. Primo, ma qui siamo nel campo dei gusti personali, per come si presenta: l’abitacolo disegnato attorno agli schermi (tendenza iniziata con la Classe S) offre una resa estetica decisamente migliore rispetto a una plancia all’interno della quale vengono “annegati” i display.

Mercedes-Benz GLB 200 prova consumi

E poi l’immediatezza dei comandi vocali e, ancor di più, l’efficacia della realtà aumentata, in particolare nella navigazione. In cosa consiste? In prossimità di incroci, svincoli e rotatorie, in automatico si attiva la telecamera posizionata nella zona alta del parabrezza. Le immagini riprese vengono proiettate nello schermo al centro della plancia e, sopra a queste, il sistema posiziona delle frecce con l’indicazione precisa di dove si deve andare. In altre parole, sbagliare è quasi impossibile e, a differenza di quanto avviene con molti altri sistemi, con l’MBUX non si sente il bisogno di utilizzare GMaps.

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