Comoda, ma da una Mercedes ci si aspetta anche di più
Detto dei consumi, la GLB è davvero un’auto tutta casa/famiglia/lavoro? La risposta è sì, sotto molti aspetti. Il primo è quello dello spazio: ce n’è tanto per le persone e tanto anche per i bagagli. In cinque (quattro adulti più un ragazzino) si viaggia comodi e c’è la possibilità di giocarsi il jolly: i due sedili della terza fila, che però non possono essere utilizzati da persone più alte di 168 cm, come dice Mercedes stessa.
Quanto al bagagliaio, offre una capacità di 570 litri (in configurazione 5 posti e con il divano in posizione avanzata), che diventano 1.805 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. Da segnalare che la seconda fila di sedili scorre in lunghezza di 14 cm: un vero valore aggiunto su un’auto per la famiglia o per chi ama fare sport e ha bisogno di trasportare attrezzatura ingombrante.
Sospensioni a volte brusche
Mi aspettavo di più, invece, per quello che riguarda l’assorbimento delle asperità più secche. L’assetto della GLB è morbido, ma quando le ruote incontrano un tombino incrociano i binari del tram, la risposta è secca. Non al top – se non altro in rapporto al livello dell’auto – anche l’isolamento acustico: in accelerazione il motore si fa sentire e, al di sopra dei 110 km/h, emerge anche qualche fruscio aerodinamico.
A proposito di motore, le risposte sono sempre soddisfacenti, grazie sia all’elasticità del 4 cilindri sovralimentato, sia alla rapidità del cambio nel capire le intenzioni del guidatore e nel passare da un rapporto all’altro. Merita un discorso a parte lo sterzo, che diventa più diretto all’aumentare dell’angolo: in questo modo, le svolte strette in città non richiedono troppi movimenti con le mani.
Infotainment: difficile chiedere di più
Lo so, il sistema MBUX non è certo una novità, ma dal mio punto di vista resta ancora, se non al primo posto, comunque nella top 3 degli infotainment migliori. Primo, ma qui siamo nel campo dei gusti personali, per come si presenta: l’abitacolo disegnato attorno agli schermi (tendenza iniziata con la Classe S) offre una resa estetica decisamente migliore rispetto a una plancia all’interno della quale vengono “annegati” i display.
E poi l’immediatezza dei comandi vocali e, ancor di più, l’efficacia della realtà aumentata, in particolare nella navigazione. In cosa consiste? In prossimità di incroci, svincoli e rotatorie, in automatico si attiva la telecamera posizionata nella zona alta del parabrezza. Le immagini riprese vengono proiettate nello schermo al centro della plancia e, sopra a queste, il sistema posiziona delle frecce con l’indicazione precisa di dove si deve andare. In altre parole, sbagliare è quasi impossibile e, a differenza di quanto avviene con molti altri sistemi, con l’MBUX non si sente il bisogno di utilizzare GMaps.
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