Quando si parla di Lotus e di modelli che verranno bisogna andarci piano: primo perché si tratta di un marchio capace di animare gli appassionati come pochi altri; guai a illuderli. Secondo perché c’è un precedente: la gestione Proton antecedente all’ingresso dei cinesi di Geely nel capitale della società malese presentò, ormai più di 10 anni fa, un ambizioso piano di rilancio del marchio di Hethel. Piano che non si concretizzò. Ora, invece, c’è la Lotus Emira. Adesso, soprattutto, le basi sono molto più solide e la Emira è il primo modello della “nuova” Lotus: un’azienda che rinnoverà l’intera gamma di vetture nel giro di pochi anni. E la Emira sembrerebbe a un ottimo punto: se non ci credete, guardate il video che la vede impegnata sulla pista di Hethel con Gavan Kershaw (direttore dello sviluppo dinamico della Lotus) al volante.
Cuore giapponese
Il rumore, anzi il sound che (fortunatamente) sentite è quello del V6 a benzina di origine Toyota capace di 400 CV. Dal punto di vista del telaio, la Emira nasce sulla base di una nuova scocca in alluminio e più avanti verrà offerta anche con un più piccolo quattro cilindri Mercedes-AMG, che però sarà altrettanto potente. Ciò su cui in Lotus hanno lavorato tantissimo, però, è il mantenimento delle doti di handling tipiche di ogni auto del marchio, con un comfort decisamente superiore rispetto al passato (alla Elise e alla Exige, ma anche alla Evora).
A questo punto il primo test drive, la prima presa di contatto con la Lotus Emira non dovrebbe essere così lontana. Non vediamo l’ora di salirci… Crisi dei chip permettendo, le prime consegne sono attese nel corso del 2022. Non ci sono ancora informazioni, invece, in merito ai prezzi per il mercato italiano. C’è già però un listino per il mercato britannico e le cifre dovrebbero essere comprese fra i 70.000 e gli 80.000 euro.