1 – In cinque nel massimo comfort
Ciò che ha ben poco dell’ordinario è la volumetria interna. Sia chiaro: in Renault non hanno fatto miracoli. È la natura stessa del Kangoo (che è poi la stessa del Citroën Berlingo, sebbene le “famiglie” siano differenti: Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi da una parte, Stellantis dall’altra) a consentire di ricavare un “monolocale” su 4 ruote. In che senso? Vediamo qualche numero prima di tutto: fra i pannelli porta, nel punto più stretto, ci sono 152 cm di distanza, sia davanti sia dietro. 106 cm è invece la distanza massima fra le sedute (tutte e cinque) e il tetto. I centimetri abbondano anche per le ginocchia di chi siede dietro: fino al metro e 90 cm di statura, in 5 ci si sta senza alcun problema.
Questi numeri, tuttavia, non dicono tutto del Kangoo. Non dicono per esempio che la posizione di guida è molto simile a quella di un’auto, grazie non solo al corretto allineamento fra sedile, volante e leva del cambio, ma anche grazie al fatto che il piantone di sterzo si regoli in profondità, cosa possibile per la prima volta sul Kangoo. Ancora: le portiere posteriori scorrevoli – con un’apertura di 61,5 cm – regalano una facilità di accesso senza eguali; per le persone e per eventuali oggetti ingombranti. Impagabile poi il fatto che ovunque si metta mano ci sia un portaoggetti, grande o piccolo. In totale, la capienza di vani e tasche supera i 49 litri.
Numerose inoltre le attenzioni e le comodità da auto (altro che furgone…): ci sono due tipologie di cruscotto, per esempio. Il primo è di tipo tradizionale, a lancette; il secondo (disponibile da fine 2021) con display digitale a colori personalizzabile da 7”. Non mancano due bocchette di aerazione orientabili nella parte posteriore della consolle centrale e ugelli situati ai piedi dei passeggeri per il riscaldamento. Si tratta di prime – e gradite – volte sul Kangoo.