Un ibrido diverso dal solito
Abbiamo fatto cenno prima all’ibrido di Renault, diverso da quelli visti finora. In sostanza, il motore di 1,6 litri a benzina (da 91 CV) è supportato da due motori/generatori elettrici (da 49 e da 20 CV) ed è abbinato – qui la novità maggiore – a un cambio automatico a 4 marce senza frizione, che permette di far partire l’auto in modalità elettrica. In totale, fanno 140 CV.
Il sistema funziona in serie o in parallelo ed è progettato per massimizzare il funzionamento a zero emissioni (locali); di sicuro, sempre in fase di avvio. Secondo Renault, la Clio Hybrid è in grado di viaggiare, in città, fino all’80% del tempo in modalità puramente elettrica (e fino a 75 km/h di velocità massima). Nel dettaglio, l’unità elettrica più piccola funge da motorino d’avviamento per il 4 cilindri, da generatore di corrente e da “sincronizzatore” per l’innesto (che avviene in modo automatico) delle quattro marce.
La batteria agli ioni di litio ha una capacità di 1,2 kWh ed è posta sotto il piano del baule, sull’asse posteriore. Risultato: il vano di carico passa da 391 litri a 301 litri, ma la ruota di scorta rimane. Tornando alla trasmissione, definita Multi-mode, conta su un innesto a denti e offre un altissimo rendimento grazie all’assenza di attrito tra i componenti interni.
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