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BMW e l’X Factor, la storia dei SUV di Monaco

Tutto inizia nel 1999, con l'X5. Dopo svariati milioni di esemplari venduti, le “X” sono ora diventate ben 7

A sorpresa, sa come far divertire

Il setup trovato dal team di sviluppo di BMW stupisce anche i più scettici: la X5 è capace addirittura di essere divertente, nel misto. L’Hill Descent Control (regolatore della velocità in discesa), insieme all’ADB-X (il differenziale autobloccante), permette alla X5 di non cavarsela male su sentieri e mulattiere.Ovviamente, il suo scopo non è quello di fare traversi, né quello di sfidare Jeep Wrangler o Land Rover Defender. Poche auto come la X5, però, riescono a mettere insieme piacere di guida e capacità di adattamento a molti (non tutti) tipi di terreno.E siccome l’automobilista medio di traversi e cose simili è interessato meno di zero, la prima X5 convince la bellezza di 620.000 clienti tra il 1999 e metà del 2005, anno di debutto della seconda generazione.Alto “tradimento”BMW vera, anche se rialzataA sorpresa, sa come far divertireDopo l’X5, l’X3Il SUV diventa coupéLa “sacra” M su un SUVX1, il SUV compattoLa Serie 7 dei SUV

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