Nissan Juke
Ancora Nissan, ancora coraggio a piene mani. Del resto, come suggerisce la saggezza popolare: “la fame vien mangiando”. I giapponesi devono aver pensato più o meno questo: “se la formula dell’auto compatta con una posizione di guida rialzata ha funzionato una volta, perché non dovrebbe funzionare anche la seconda, pur con qualche centimetro in meno di carrozzeria?”. Ed ecco così la Juke (nel frattempo arrivata alla seconda generazione, che abbiamo provato), un’altra intuizione vincente.
In questo caso, però, i numeri sono meno entusiasmanti. Un po’ perché in Nissan osano parecchio con il design, che divide molto di più rispetto a quello della Qashqai. Un po’ perché la concorrenza si fa trovare meno impreparata; Peugeot e Renault sono sul mercato con la propria alternativa già nel 2013, con 2008 (qui la prova della seconda generazione) e Captur rispettivamente (anch’essa già provata nella sua seconda generazione). Detto ciò, il primato è ancora una volta di Nissan, che si inventa il segmento dei B-SUV, quello che in Italia (nell’Italia pre Covid-19) era in più rapida espansione.