L’hanno fatta sospirare. Nemmeno si trattasse di svelare il quarto segreto di Fátima. Ora, finalmente, Honda fa chiarezza sulla tecnica della nuova supersportiva NSX.La supercar del Sol Levante – anche se in realtà verrà prodotta negli States – costituisce una vera e propria bandiera tecnologica per il brand nipponico. È infatti caratterizzata da un sistema propulsivo ibrido composto da un V6 biturbo da (circa) 550 cv – con angolo tra le bancate di 75° e lubrificazione a carter secco – a iniezione diretta di benzina collocato in posizione centrale longitudinale e collegato in serie a un’unità elettrica. Un binomio attivo al retrotreno, cui si accompagnano due ulteriori propulsori a zero emissioni chiamati ad agire all’avantreno, uno per ciascuna ruota, così da disporre della trazione integrale con ripartizione variabile della coppia tra gli assali e di un differenziale anteriore virtuale. La trasmissione è del tipo a doppia frizione a nove rapporti con launch control.Per mantenere sotto controllo le temperature, specie delle unità a zero emissioni, la vettura è stata dotata di ben 10 scambiatori di calore. Per una precisa scelta progettuale non si è fatto ricorso all’aerodinamica attiva – invece appannaggio di supercar ben più costose quali Ferrari 488 GTB e McLaren 650S – optando piuttosto per una certosina cura del fondo piatto che lavora in simbiosi con l’estrattore. Raffinato, come annunciato, il telaio, composto da un pianale in fibra di carbonio cui si abbina una struttura tubolare in alluminio con rinforzi in acciaio. Una soluzione radicalmente differente dalla precedente generazione, caratterizzata da una configurazione totalmente in lega leggera con lamierati della carrozzeria in acciaio.La carrozzeria – nell’ottica del massimo contenimento delle masse – è realizzata in lega leggera e vetroresina. Lunga 4,47 metri, la NSX vanta – secondo la Casa – il baricentro più basso della categoria. Adotta freni carboceramici, sospensioni integralmente in alluminio e cerchi in lega anteriori da 19” e posteriori da 20”; quest’ultima caratteristica analoga all’antenata degli Anni ‘90. Il quadro strumenti è al 100% digitale e il sistema Integrated Dynamics System consente di optare per quattro configurazioni di marcia: Quiet, Sport, Sport+ e Track. Ciascun programma porta in dote una specifica erogazione dei motori, una logica di gestione del cambio dedicata e un adeguamento della taratura delle sospensioni, nonché una variazione nel sound allo scarico. Il prezzo atteso dovrebbe sfiorare i 180.000 euro; allineato a una rivale diretta quale Audi R8 5.2 V10 Plus quattro.