fbpx

Volkswagen Golf mild hybrid VS plug-in hybrid

Quasi agli antipodi della gamma per potenza e prezzo, le abbiamo messe comunque a confronto. Per capire di più sull’elettrificazione secondo VW

Un 1.000 cc non sarà troppo poco per la Golf?

Partiamo dalla mild hybrid con motore da un litro di cilindrata, 3 cilindri turbo a benzina. Accreditato di 110 CV e 200 Nm di coppia, è coadiuvato da un’unità elettrica che fornisce coppia aggiuntiva tramite una cinghia collegata all’albero a gomiti dell’endotermico. Un surplus di spinta che non è finalizzato a migliorare le prestazioni ma il cui apporto si sente in modo netto.

Come e quando? In città e in extraurbano, in modo particolare nella fascia compresa fra 1.500 e 3.000 giri. In queste circostanze, le riprese sono decise e immediate, senza contare che non c’è minima traccia di vibrazione. Va detto che il 3 cilindri tedesco è uno dei più fluidi in assoluto anche senza l’aiutino dell’elettrico, ma grazie a quest’ultimo diventa praticamente impossibile riconoscere la sua architettura. Le vibrazioni tipiche di tutti i propulsori endotermici (più ancora di quelli a 3 cilindri) quando la lancetta è nella parte bassa del contagiri e il pedale del gas è premuto a fondo, qui semplicemente non ci sono e il merito è appunto (anche) dell’elettrico che ne “ammorbidisce” il funzionamento.

Un mild hybrid tra i più evoluti

Se il mild hybrid della Golf, e più in generale del Gruppo Volkswagen, è così efficace molto del merito va all’architettura a 48V della rete elettrica (se vi interessa, qui la prova della mild hybrid con motore 1.5 a benzina. Non meno importante la batteria al litio che serve ad accumulare l’energia elettrica recuperata nelle fasi di decelerazione. Rete a 48V significa anche poter percorrere molta strada in veleggiamento, cioè a motore spento e sfruttando la scorrevolezza della vettura. Una funzione rinforzata anche dal fatto che il sistema sfrutta le mappe del navigatore: prima di una curva o di un incrocio, invita a sollevare il piede dal gas con largo anticipo. Se si segue la dritta, l’elettronica apre sulle frizioni del cambio automatico DSG, permettendo lo spegnimento del motore.

I consumi reali della Golf 1.0 mild hybrid

Questa tecnologia, ovviamente, ha senso di esistere anche – anzi: soprattutto – per la riduzione dei consumi e delle emissioni. Purtroppo non ho avuto la possibilità di effettuare lo stesso giro, nella medesima fascia oraria, con la Golf ibrida 1.0 dotata del sistema mild e con una priva. Detto ciò, il valore effettivo riscontrato nell’ora e mezza di guida (comprensiva di città, extraurbano e autostrada) è stato più che buono: 5,5 l/100 km. Il dichiarato? 5,2 – 5,6 l/100 km, variabili in base all’allestimento.

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90: gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande