È il manifesto a quattro ruote della visione Hyundai del futuro. Una crossover di medie dimensioni che fa della leggerezza il proprio credo.
Carrozzeria in acciaio alleggerito. Struttura portante in fibra di carbonio. Intrado è tutt’altro che scontata. Anzi porta al debutto un abbinamento acciaio/fibre composite che da un lato garantisce la rapida riparazione/sostituzione dei componenti esterni, maggiormente soggetti a impatti, dall’altro garantisce un notevole contenimento delle masse e un’elevata rigidità d’insieme. È portatrice sana, al tempo stesso, dei geni sia di una city car sia di una supercar.
Anticonvenzionale la propulsione, affidata a un’unità elettrica alimentata mediante fuel cell a idrogeno. Celle a combustibile che altro non sono, essenzialmente, se non dei generatori chimici d’energia basati sul principio inverso a quello dell’elettrolisi, dove la corrente scinde le molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno. Al contrario, nelle fuel cell i due gas reagiscono l’uno con l’altro producendo energia elettrica e liberando acqua. La Casa coreana dichiara un’autonomia di oltre 600 km a fronte d’emissioni inquinanti, ovviamente, pari a zero.