Il problema attuale del traffico, diretta conseguenza dell’aumento demografico e dello sviluppo mondiale, causa inquinamento, smog e strade sovraffollate di auto tutt’altro che mobili. Una questione, quella delle ore buttate ogni giorno in macchina, preso in considerazione anche da Elon Musk che, con la sua proverbiale visionarietà, ha buttato sul tavolo la proposta avveniristica chiamata Hyperloop.
Era il 2013 quando l’ideatore di Tesla e SpaceX pubblicò il white paper e, insieme con Dirk Ahlborn – il cofondatore di Hyperloop TT – decise di sviluppare una nuova tecnologia con il metodo del crowdsourcing, un modello per cui esperti e professionisti esterni a un’azienda dedicano il loro tempo alla progettazione e realizzazione di un’idea: «Dovevamo raccogliere cervelli, non soldi» disse allora Musk.
La sua idea – che prendeva ispirazione dai treni Maglev che viaggiano in Cina e Giappone – consisteva nel viaggiare a bordo di una capsula a levitazione magnetica sparata a 1.200 chilometri all’ora all’interno di un tubo sottovuoto. Come per ogni sua concezione, Musk ha portato avanti il progetto Hyperloop dimostrando di poter realizzare qualcosa di concreto e rivoluzionario, facendoci sentire il futuro a portata di mano.
«Cambieranno gli stili di vita, le distanze saranno abbattute e le persone avranno più tempo per loro stesse, impiegando meno tempo per spostarsi. È una evoluzione necessaria per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. Il nostro sistema produce più energia di quanto consuma e non provoca emissioni». È quanto dichiara oggi Bibop Gresta, il cofondatore di Hyperloop Transportation Technologies, la società che sta lanciando questo mezzo di trasporto fantascientifico, che promette di farci viaggiare da Roma a Milano in mezz’ora.
Come funziona
In pratica, Hyperloop è in grado di trasportare persone e merci ad altissima velocità con costi molto inferiori rispetto ad altri mezzi alternativi di trasporto ad alta velocità, dove delle capsule pressurizzate viaggiano a velocità supersoniche in un ambiente a bassa pressione che riduce la resistenza aerodinamica che si crea a contatto con l’aria.
La propulsione viene generata da una spinta originata da un motore lineare in prima fase e, in un secondo momento, da una tecnologia esclusiva HyperloopTT a lievitazione magnetica che consente alla capsula di levitare in modo eco-sostenibile e sicuro grazie a un sistema che consuma meno energia di quella che effettivamente produce.
La levitazione magnetica passiva e il motore elettrico lineare, combinati con un sistema in cui è stata rimossa l’aria dentro il tubo, consentono alle capsule di muoversi al suo interno riducendo al minimo l’attrito.
Cosa si sta realizzando in Italia
Un importante contributo alla realizzazione di questo progetto arriva dal nostro Paese: è infatti Hyperloop Italia la prima società al mondo a vantare una licenza in esclusiva per la produzione commerciale e l’implementazione del progetto Hyperloop nel territorio.
Si sta compiendo un primo studio di fattibilità sulla rotta Milano Malpensa-Cadorna, che comporterà un risparmio nel tempo di percorrenza previsto dagli attuali 43 minuti a 10 circa.
Integrazioni con la città
Hyperloop si prefigge di rappresentare la soluzione ai problemi del traffico, sempre meno gestibili a livello mondiale, per portare a un nuovo Rinascimento, mettere l’innovazione e la tecnologia degli strumenti più avanzati al servizio dell’uomo al fine di rendere il posto in cui viviamo un luogo migliore, partendo proprio dal modo di spostarci.
«L’evoluzione del trasporto terrestre prenderà forma entro questo decennio» continua Gresta, «e sono orgoglioso di poter pensare che il mio Paese sarà tra i primi al mondo a viaggiare alla velocità supersonica. Hyperloop segnerà il punto di svolta tra la terza e la quarta rivoluzione industriale, utilizzando le tecnologie a disposizione nel XXI secolo per sviluppare un sistema di trasporto sicuro, efficiente e sostenibile. È in atto un vero cambiamento nel mondo dei trasporti, che rivoluziona anche il modo di pensare il rapporto spazio-tempo. Per il futuro sono già al vaglio importanti ipotesi progettuali per sei collegamenti a cui seguiranno altrettanti studi di fattibilità. Tratte per nulla antagoniste al sistema ferroviario e aereo, ma assolutamente complementari».