608 KM – IL BELLO DELL’ELETTRONICA
Alla fine mi sono divertito a incrociare le varie possibilità di settaggio. Ho disattivato il controllo dell’impennata, perché nei cambi di direzione viene su e non voglio che l’elettronica ributti subito a terra la ruota davanti. Ho regolato l’ABS in modalità Supermoto per derapare un pochino in ingresso curva;la frizione anti-saltellamento aiuta quando scarichi marce di brutto. Giocare con la 790 Duke è facile, penso a chi l’abbia acquistata di pancia e magari non ha grande esperienza. Con l’elettronica a bordo si riesce a fare un passo per volta: togli un po’ di controlli, aumenta la confidenza e ti diverti di brutto.Elettronica superdotata, pensata in grande, anche se i cavalli da domare non sono quei 174 mostruosi della ipertrofica SuperDuke 1290. La presenza del traction control MTC è tutt’altro che scontata su una moto di questa categoria e con questo prezzo, anzi è difficile trovare concorrenti che si possano fregiare anche della piattaforma IMU della Bosch con Cornering ABS e MSR. La 790 Duke gioca pesante e con questa tecnologia si vuole posizionare molto in alto.La guida passa da qui: gestione e controllo dell’inclinazione, il Cornering ABS e l’MSR che gestisce il freno motore in scalata e chiusura di gas. Gadget gustosi non ne mancano di sicuro, come il launch control da mostrare con orgoglio al semaforo quando scatta il verde, o il quickshifter per essere ancora più rapidi dopo aver bruciato tutti al semaforo. Parliamoci chiaro: qui c’è una elettronica da naked premium al costo di una naked media. Consumi? Guidando aggressivo, un po’ di città, mix curve e tornanti, qualche allungo e un 20% di autostrada ho totalizzato 23,5 km/litro reali.192 KM, MA QUANTO È AGILE?421 KM SU MISURA PER IL MISTO972 KM CONCLUSIONIIL VIDEO DELLA PROVA