KAWASAKI VERSYS 1000 SE
L’ammiraglia, la più “grande” del gruppo. Quella con cui parti e non vorresti fermarti mai. La più turistica di tutte. Ma anche la moto con la dotazione di serie più ricca in assoluto. Vi basti pensare che la Versys 1000 SE in prova non ha optional, quello che vedete è quello che comprate: tutto per 19.090 euro. È anche l’unica con un motore 4 cilindri, in questo caso da 1043 cc, 120 cavalli e 120 Newtonmetro raggiunti a 7.500 giri.
La Kawasaki Versys 1000 SE è un mix tra soluzioni modernissime e altre più datate. Nel suo bouquet elettronico c’è proprio tutto dall’IMU al cornering ABS fino alle cornering lights passando per il cruise control e le manopole riscaldabili. Incluse nel pacchetto anche le sospensioni semiattive Showa con escursioni generose (150/150 mm) che la rendono unica in questo senso.
Poi però la strumentazione con il contagiri analogico è molto tradizionale e non connessa. Serbatoio? Da vera globe trotter con i suoi 21 litri. Peso? Quasi inevitabilmente il più alto del confronto. 253,3 kg con 5 litri di benzina da gestire da una sella molto ampia e comoda piazzata a 840 mm da terra. Con pieno e borse si arriva a 273,5 kg, la Versys 1000 SE è ammiraglia anche in questo.
Come va la Kawasaki Versys 1000 SE, l’opinione di Stefano Cordara
Kawasaki Versys 1000 SE, l’abbiamo chiamata “l’ammiraglia”, appellativo che viene confermato dalle dimensioni e dal peso, anche se, alla fine, durante la guida questo peso sembra veramente scomparire come per magia. Questo ovviamente non succede nella gestione della moto a motore spento ma quando si è in sella e iniziano a muoversi le ruote davvero questa moto sorprende. Il comfort è sicuramente la sua dote migliore: ha una sella ampia, non così morbida a livello di imbottitura, in questo ambito c’è anche chi fa meglio, ma sicuramente a livello di postura e a livello di triangolazione è una delle migliori.
Una delle migliori anche per protezione aerodinamica data dal parabrezza davvero generoso, ma dalla regolazione a mano un po’ macchinosa. Il motore è una crema, spalma la potenza in modo veramente incredibile, è un quattro cilindri, vibra pochissimo, si riesce a tenere la sesta a regimi da parata, ha una bella coppia… insomma, c’è tutto quello che serve per riuscire ad andare piano con gradevolezza ma anche per andare veloce. Le sospensioni a me sono piaciute molto, la mappatura sport porta un livello di “tensione” delle sospensioni adeguato senza mai diventare troppo rigida e la moto ha pochi trasferimenti di carico quindi, nonostante la massa, si riesce a guidare in modo davvero dinamico perché la maneggevolezza non è male. Oltretutto è anche una delle preferite dal passeggero.
Dotazione molto completa, c’è da dire che per cambiare le mappature bisogna tenere premuti a lungo i tasti, bisogna lavorarci un pochino e che la strumentazione merita magari un upgrade a livello di display, anche se la lancetta del contagiri a qualcuno piace e nel piccolo display TFT ci sono tutte le indicazioni necessarie. Il quattro cilindri è un motore unico in questo genere e sicuramente la rende quella più confortevole. Il cambio: Quickshifter molto, molto buono, personalmente non mi piace molto il comando che è un po’ “elastico” però devo dire che la moto funziona molto bene. Freni molto validi, soprattutto l’anteriore. Il posteriore meriterebbe forse un pochettino di potenza in più visto il peso, ma devo dire che nel complesso la Kawasaki Versys si può giocare tranquillamente le posizioni alte della classifica. Le borse sono ben integrate, forse non grandissime, va segnalato, però dotate di borsette interne, unica ad averle.