Parto dal presupposto che questa moto per Ducati rappresenta una grande sfida. Forse la più grande di sempre. La Multistrada V4 dovrà convincere tante persone, a partire dai ducatisti più integralisti, che una vera Ducati può esistere senza traliccio, distribuzione desmodromica e frizione a secco.
Dovrà convincere i potenziali clienti di maxi enduro che una maxi con ruota da 19 e un motore V4 da 170 cv ha un suo perché. Dovrà convincere gli amanti dell’Adventouring che in fuoristrada ci sa andare sul serio, perché è più leggera e bilanciata di tutte le Multistrada prodotte nell’era moderna. E ha quella “magica” ruota da 19 pollici che – ma questo resta il mio parere – è la perfetta compagna per moto come lei. Perché con i 19″ moderni si va forte su strada e si guida bene in fuoristrada, senza arrivare alla super specializzazione delle ruote da 21 pollici.
TERRA DI CONQUISTA
E poi, ma questa è una ambizione di Ducati, dovrà provare a convincere un sacco di possessori dell’ormai quarantenne BMW GS a mollare il boxer per scegliere un V4. Tutto questo, se possibile, senza perdere nemmeno un cliente delle precedenti Multistrada. Il compito non è difficile, di più. Posso anche dirvi che la Ducati Multistrada ha le carte in regola per affrontare la sfida. Non lo dico basandomi sulla carta, ma dopo aver avuto la fortuna e il privilegio di parlare con chi l’ha voluta, sviluppata e testata per migliaia chilometri su strada.
V4 DEDICATO
In Ducati hanno messo mano al progetto Multistrada consapevoli delle difficoltà; la scelta del V4 non è stata un ripiego o una scelta di economia di scala, tant’è che il motore Granturismo con il Desmosedici stradale della Panigale V4, alla fine, non ha molto a che spartire, a parte l’albero controrotante. È stata, piuttosto, una scelta ponderata per andare incontro a ciò che chi guida queste moto cerca, ossia potenza giusta ai regimi giusti (i 170 cv del picco massimo sono un di più), quelli più utilizzati su strada. E regolarità di utilizzo quando si marcia in souplesse (punto dolente delle Multistrada precedenti), oltre all’agilità di guida.
LEGGEREZZA PRIMA DI TUTTO
Per farlo hanno spinto sulla leggerezza del motore (per tutti i dati e i confronti vi rimando all’articolo che ho scritto sul V4 Granturismo) e intorno hanno costruito una moto che potesse essere al tempo stesso riconoscibile come una Multistrada e al tempo stesso un po’ più “rude”, per non aver paura della polvere e del fango. E leggera, perché i 215 kg a secco sembrano essere un dato interessante, per quanto sarebbe ancora più interessante avere il dato del peso in ordine di marcia.
FAMILY FEELING
Il look parla chiaro: il nuovo faro “a farfalla” (family feeling di tutte le Ducati) rende riconoscibile la V4 come una Multistrada fin dal primo sguardo. L’impressione è che ingegneri e designer abbiano lavorato più che mai all’unisono per far crescere funzionalità e look. Vedo realizzati in quest’ottica il telaietto posteriore a traliccio, il monobraccio che lascia spazio a un forcellone tradizionale, molto “scaricato”, la scomparsa della gomma posteriore da 190/55 (arriva un più classico 170, la guidabilità ringrazierà) e, appunto la ruota da 19″.
NUOVE STRADE
Attorno a questi punti Ducati ha costruito una moto sicuramente fuori dai suoi schemi e che mostra la voglia di percorrere nuove strade. Detto della distribuzione a molle, anche la ciclistica esce dagli schemi dei “puristi”: il telaio è infatti un monoscocca in alluminio (funge anche da alloggiamento per l’airbox e il filtro dell’aria), il forcellone un “traliccio” (questo sì) realizzato in alluminio doppio braccio. Il monobraccio resta appannaggio ormai della sola Panigale.
SI REGOLA DA SOLA
Il resto è un misto di cose ormai note su moto di questo tipo, anche se in realtà Ducati ha spinto in ogni direzione per offrire sempre quel “qualcosa in più”. Parlo ad esempio delle sospensioni semi-attive della S (la V4 base ha sospensioni meccaniche), che ora incorporano un sistema di autoleveling che riconosce in autonomia il tipo di carico sulla moto, adattando l’altezza del posteriore per mantenere la moto sempre con l’assetto ottimale. In parole povere non è più necessario inserire tramite cruscotto se si è da soli, con i bagagli o in due. Le semiattive della Multistrada V4 capiscono tutto da sole e portano la moto in assetto.
LUCE ALTA, SELLA BASSA
Escursione? 170 mm per la ruota anteriore, 180 per quella posteriore: va considerato che la luce a terra di 220 mm è una delle migliori del lotto, segno che l’off road non dovrebbe farle paura. In compenso la sella non è molto alta, a 840 mm d’altezza, che possono crescere a 860 mm, ma optional ci sono anche selle a 810 (ma comunque con 50 mm di schiumato) e 875 mm.
RADAR
Poi i radar, ne abbiamo già parlato in un altro articolo. Una primizia su una moto e in grado di portare in dote l’assistente all’angolo cieco (Blind Spot detection) e il cruise control adattivo capace di regolare la velocità secondo il traffico. Chi usa questo dispositivo sa bene quanto sia comodo.
ELETTRONICA
L’elettronica è ovviamente al top, confermati i 4 riding mode (Touring, Sport, Urban, Enduro questi ultimi limitati a 115 cv). Presenti l’IMU e tutto il corredo dei controlli elettronici che queste moto ormai hanno praticamente di default. Dove Ducati spinge un po’ di più è nella strumentazione: la S adotta un display TFT da 6,5 pollici, che si interfaccia con lo smartphone e consente la navigazione evoluta con l’app Sygic, con tanto di mappe visibili direttamente sul cruscotto. Nuovi anche i blocchetti, con quello di sinistra dotato di joystick per la gestione di tutti i menù.
TRE VERSIONI, TANTI ALLESTIMENTI
Tre le versioni: Base, S e S Sport. La novità è che Ducati ha previsto una serie di allestimenti disponibili direttamente dal costruttore (Essential, Travel, Travel & Radar e Full per la S – Performance e Full per la S Sport), per cui ordinabili al momento dell’acquisto. Allestimenti a cui si aggiungono i pacchetti di accessori. Insomma mai come in questa occasione è possibile cucirsi addosso la propria Multistrada. Prezzi a partire da 18.990 euro (versione base), 21.990 (S), 23.990 (S Sport).
IL VIDEO UFFICIALE DI LANCIO