Moto per neopatentati A2 depotenziate, ecco i pro e i contro
Le moto depotenziate partono, giova ricordarlo, da modelli che hanno un tetto massimo di potenza di 95 cv, questo per impedire che accadano aberrazioni come avveniva in passato quando esisteva la Suzuki Hayabusa da 25 cv. Per questo motivo ci sono alcuni modelli che hanno addirittura tre allestimenti di potenza: potenza “piena” e 95 cv da cui viene declinata la versione da 48 cv.In questo caso terminato il periodo di obbligo di guida con patente A2, la moto può tornare alla potenza originaria (70 kW 95 cv comunque, non di più) e, previo aggiornamento del libretto, può accompagnare la crescita del motociclista secondo il suo percorso di apprendimento. I contro? Le moto depotenziate nascono per gestire potenze maggiori, hanno pesi maggiori, pneumatici di maggiore sezione. La gestione di moto pesanti con motori limitati, inoltre, non è così esaltante. Va quindi messa in preventivo una maggiore spesa per tagliandi, ricambi e assicurazione.
Non tutte le Depotenziate possono arrivare a 48 CV
Attenzione però perché non tutte le moto depotenziate arriveranno ai fatidici 48 CV perché la legge prevede anche il limite degli 0,2 kW per ogni kg. Quindi moto molto leggere potrebbero doversi fermare prima. Un esempio? se io ho una moto da 160 kg la sua potenza massima da depotenziata non potrà superare i 32 kW ovvero 43,5 CV. Tutto chiaro?
Se sono A2 non fate i furbi
Tenete presente che fare i furbi, ovvero prendere una moto depotenziata e sbloccarla subito oltre ad essere ovviamente vietato per legge fa decadere la copertura assicurativa in caso di incidente. Meglio non pensare alle conseguenze che sconfinano nel penale (è assimilabile a guidare senza patente).