1000 KM PRO E CONTRO
Fine della prova: 1000 km in cui lo confesso ho goduto a guidare la Kawasaki, moto equilibrata prima di tutto. Alla fine quello che mi viene da dire è che Kawasaki a volte a torto appare una Casa un po’ conservativa. Perché non spara una novità dietro l’altra e forse fa meno “rumore” di qualche concorrente, ma ha un approccio molto ingegneristico nei confronti dello sviluppo delle sue moto, migliorandole di continuo. È questo è un po’ quello che è successo alla Ninja 1000SX una moto che era nata già bene ma che passo dopo passo in questi anni ha continuato a migliorare, guadagnando in tecnologia e personalità fino a diventare oggi una moto veramente completa e appagante.
I SUOI LIMITI?
I suoi limiti? Pochi: l’assenza del cavalletto centrale su tutto, un must per i turisti di lungo corso e magari ecco il passeggero qui è trattato bene ma non allo stesso modo una moto da viaggio pura lo stesso possiamo dire della protezione aerodinamica. Agguungo che non è una moto calda, e che mi piacerebbe che il quickshifter si attivasse qualche centinaio di giri prima rispetto ai 2.500 che ha fissato Kawasaki, perché in scalata andando tranquilli, a volte si va a cercare la marcia sotto quel regime e occorre quindi tirare la frizione peraltro morbidissima. Ma, ovviamente, queste sono caratteristiche specifiche di moto come questa che alla definizione Sport-Touring vogliono dare un senso ben preciso restando esattamente nel mezzo delle due parole. Kawasaki presenta la Ninja come “il meglio dei due mondi” e io dopo questi mille chilometri non mi sento di dargli torto. Consumi alla fine della prova 16.4 km/litro.