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Uno dei settori moto più in fermento è quello delle piccole cilindrate. Sportive, naked ed enduro: dopo un periodo di stasi, oggi i modelli che è possibile guidare con la patente A2 (massimo 48 cv di potenza) sono tanti. Una delle realtà più attive in questo campo è Benelli, l’azienda italiana di proprietà cinese che all’EICMA 2017 ha presentato numerosi modelli di piccola e media cilindrata. Uno dei più interessanti è la Benelli TRK 502 X, piccola e completa tuttofare che abbiamo provato tra le colline pesaresi, nella zona dove l’azienda ha da sempre la sede.
BENELLI TRK 502 X TUTTO NEL NOME
Nel nome la sua missione: Benelli non è la sola che, sfruttando la lettera X, vuole comunicare il senso di avventura, la possibilità di affrontare qualunque terreno e situazione (X in inglese si legge “cross”). La nuova Benelli TRK 502 X, infatti, è la versione “avventurosa” della TRK.Come si fa ad affrontare uno sterrato? Servono luce a terra, sospensioni in grado di assorbire un po’ tutto e un buon bilanciamento dei pesi. Rispetto alla TRK standard, la X adotta cerchi a raggi, con quello anteriore da 19”, in modo che la guida sia più fluida e stabile, caratteristica a cui contribuisce l’aumento dell’interasse, cresciuto a 1.505 mm; monta pneumatici con tassello leggero, i Metzeler Tourance Next. È nuovo anche il monoammortizzatore – completamente regolabile ma sempre infulcrato senza leveraggio al forcellone -, ora con più escursione. Così la luce a terra aumenta di 3 cm (ora 220 mm), la sella si alza fino a 850 mm e tutta la moto è più caricata sull’avantreno. La forcella rimane identica (steli rovesciati da 50 mm di diametro, non regolabile) a meno della taratura, più soft. https://www.youtube.com/watch?v=fZrWnbY29NYNon è tutto: oltre alla ciclistica rivista, la Benelli TRK 502 X cambia nei rapporti, accorciati (+2 denti di corona) e nello scarico, posizionato più in alto per alzare il baricentro ed evitare i colpi tipici della guida in fuoristrada. I tecnici dichiarano di essere intervenuti sulla mappatura dell’iniezione, per adeguarsi al nuovo impianto di scarico e garantire più coppia ai medi regimi. Anche i freni sono diversi: ora davanti ci sono due dischi a margherita da 320 mm con pinze assiali (nella standard sono radiali: i cerchi a raggi non rispettavano gli ingombri). Non mancano voluminose barre paramotore, il portapacchi e la piastra paracoppa.
BENELLI TRK 502 X BASI SOLIDE
Per il resto la Benelli TRK 502 X sfrutta l’apprezzato pacchetto meccanico della sorella più stradale. Significa motore bicilindrico in linea da 500 cc, raffreddato a liquido e con distribuzione a doppio albero, capace di 47,6 cv (35 kW) a 8.500 giri e 46 Nm. Il telaio è un traliccio in acciaio, il serbatoio ha capacità di 20 litri, il peso in ordine di marcia (con il pieno) si attesta a 235 kg (circa 5 kg in più della standard). Non manca la presa a 12V. Capitolo tra i più interessanti è di sicuro il prezzo: in offerta lancio, la TRK più avventurosa costa 5.990 euro, proprio come la versione stradale. Optional ci sono le borse laterali, fornite da Givi e che è possibile montare sull’apposito supporto.
RIDEBELLA, MA…
Issata sul cavalletto centrale, la Benelli TRK 502 X non dà certo l’impressione di essere una moto di piccola cilindrata. Voluminosa e un po’ ingombrante, potrebbe piacere anche a chi in moto ha voglia di tornare dopo una pausa, oltre che a tutti coloro che cercano un modello da cui iniziare. La qualità degli accoppiamenti è discreta, ma si potrebbe fare meglio nei dettagli, come i cavi degli indicatori di direzione posteriori, agganciati al portapacchi con un paio di fascette, o il plexiglas che distorce leggermente la visuale.
COME SI STA IN SELLA
La posizione in sella è realmente azzeccata. La Benelli TRK 502 X accoglie il pilota (e l’eventuale passeggero) con la sella ampia e comoda, le pedane ben centrate, il manubrio un po’ stretto ma ben distanziato dal busto. La strumentazione non propone effetti speciali, puntando su completezza e funzionalità. Non avrei visto male la regolazione remota del precarico molla del monoammortizzatore, considerata l’attitudine ai lunghi viaggi anche in coppia.Non certo leggera, la Benelli TRK 502 X mette ben presto a proprio agio. Merito del motore, dolce e mai scorbutico nelle risposte – ai bassi non sembra nemmeno un bicilindrico, tanta è la dolcezza di risposta – e dei pesi ben distribuiti. Pesi che tuttavia sono considerevoli, e infatti si avvertono distintamente nelle manovre a bassa velocità: un problema per chi non può contare sull’altezza.
ADATTA ANCHE PER VIAGGIARE
Via dalla città, la Benelli TRK 502 X chiama a gran voce strade libere dal traffico. È in questo frangente che convince di più: nonostante la forcella sia stata ammorbidita, l’assetto rimane stabile e controllato, senza mai generare ondeggiamenti imprevisti. Piuttosto svelta a chiudere le traiettorie, trasmette dall’avantreno al pilota tutte le informazioni che servono per avere il controllo. Solamente forzando l’andatura il mono va un po’ in crisi e il comando del freno va azionato con forza per ottenere risposte decise.Il motore ai bassi regimi è un esempio di regolarità: gli strappi tipici dei (vecchi) bicilindrici sono assenti, come anche il fastidioso effetto on-off. Insistendo con l’acceleratore si scopre una buona erogazione, pulita e senza incertezze, che si conclude in un allungo presente ma un po’ sofferto. Ai regimi più elevati, poi, arriva qualche vibrazione di troppo a manubrio e pedane. Meglio non insistere e sfruttare la dolcezza dell’erogazione ai regimi intermedi.
DOLCI SCAMPAGNATE
La Benelli TRK 502 X si fionda con entusiasmo anche sullo sterrato. Ed è una sorpresa: l’equilibrio tanto apprezzato su strada torna ancora più utile in offroad. Chiunque può azzardare traversi e “numeri”, perché la TRK X mette a proprio agio grazie alla dolcezza. Solo il serbatoio infastidisce nella guida in piedi e anche le pedane appaiono un po’ troppo avanzate.
Benelli Days 2020
Riapre dal 4 luglio il Museo delle Officine Benelli
La TRK 502 X è una moto valida e completa, sviluppata nel nome della facilità di guida e dell’equilibrio complessivo. Pecca su alcuni dettagli di assemblaggio ma dimostra funzionalità e concretezza, grazie soprattutto al motore indovinato e alla ciclistica solida e prevedibile. Per questo, e grazie al prezzo molto competitivo, troverà probabilmente spazio sul mercato, tra i neofiti ma anche tra chi è alla ricerca di una moto adatta a molti contesti d’uso, dall’offroad leggero ai viaggi in coppia.