RIDE
Gli interventi per rientrare nell’Euro 5 non sono bastati ad ammutolire il bicilindrico della Super Adventure 1290 S che “parla” e gira emettendo sonorità meccaniche riconoscibili ad ogni regime: sia al minimo sia quando punti al limitatore piazzato a 10.000 giri. Già perché questo motore, derivato dalla Superduke 1290, non ha perso il suo carattere sportivo.
V2 Poliedrico
Accetta di buon grado ritmi blandi con lo sguardo rivolto a panorami piuttosto che medie autostradali elevate. Da 3.500 giri l’erogazione mantiene le aspettative, curva di coppia bella piena e cavalleria sempre a disposizione, che si trasforma letteralmente in un decollo sorpassati i 5.500 giri. La furia del V Twin può fare impallidire moto di ben altra categoria con il vantaggio però di poter tenere una posizione di guida che solo le maxi enduro regalano. Di contro le vibrazioni erano e rimangono anche oggi una presenza costante sul manubrio e aumentano in modo significativo sorpassata la soglia dei 5.000 giri/min.
La furia del V Twin può fare impallidire moto di ben altra categoria con il vantaggio però di poter tenere una posizione di guida che solo le maxi enduro regalano
Il buon lavoro fatto in fase di sviluppo ha permesso di realizzare un’elettronica di controllo di altissimo livello. Lo zampino di Bosch è stato determinante, in grado di trasformare l’azione sull’acceleratore nella giusta quantità di potenza da scaricare a terra. Dei vari riding mode il migliore è indubbiamente lo Street, potenza piena a 160 cavalli, buona reattività del ride by wire e traction control che non soffoca il motore nemmeno quando si innesca il leggero spinning per colpa dell’asfalto bagnato. Aggiungo, per dovere di cronaca, il sorprendente lavoro offerto dalle gomme Mitas Terra Force di primo equipaggiamento, sviluppate su specifica dell’R&D KTM, che si rivelano generose in termini di grip in ogni condizione e fluidità nello scendere in curva. Dubbi fugati, su questa scelta. Almeno qui, sull’asfalto delle canarie.
Che bel carattere
Tante anime, cinque per l’esattezza che passano dai 100 cavalli mansueti dell’opzione Rain agli stessi pensati per l’Offroad e Rally. Quest’ultima opzione permette di selezionare ben nove diversi livelli di intervento della derapata. Il riding mode Sport è ancora una volta in linea con la filosofia KTM: acceleratore pronto, quasi aggressivo con un on-off troppo marcato. Scegliere quello più adatto al proprio stile durante la guida non è mai stato così facile, a darvi una mano arrivano i comandi intuitivi in primis e tutte le informazioni mostrate chiaramente nel grande display TFT da 7” pollici che avete davanti agli occhi.
Comfort Über alles
La scelta delle sospensioni SAT semi attive della WP (che però sono un optional da 299 euro) merita grande attenzione per i parametri disponibili e per la personalizzazione del set up che permette di ottenere. Tanto per il carattere del motore quanto per le sospensioni la scelta il Ride Mode Street è quella che meglio intercetta i miei gusti in tutte le condizioni di guida incontrate durante il test. Un riding mode che, per quanto riguarda le sospensioni, mixa correttamente la scorrevolezza delle sospensioni con il sostegno in frenata e accelerazione, situazioni in cui la moto resta sempre molto “piatta” non cedendo non cedendo ad eccessivi beccheggi. L’opzione Auto è per i tecnici KTM il fiore all’occhiello della Super Adventure 1290 S perché adatta le sospensioni in tempo reale alle condizioni dell’asfalto alle informazioni che riceve dal comando dell’acceleratore e dalla piattaforma IMU a sei assi.
Stai lontano
L’Adaptive Cruise Control ACC è il nuovo traguardo tecnologico per le moto da viaggio. KTM in collaborazione con Bosch ha dato vita alla sua personale interpretazione. Attivo dai 30 km/h fino a 150 km/h dimostra che si può viaggiare aiutati da un assistente molto efficiente e per nulla invasivo. Regolata la distanza di intervento – cinque livelli – la centralina regola apertura e chiusura del gas lasciando al motociclista ampia possibilità di scelta: sorpasso, cambio marcia con e senza frizione.
L’Adaptive Cruise Control ACC è il nuovo traguardo tecnologico per le moto da viaggio
Volere viaggiare
La buona protezione dall’aria si misura nel comportamento del parabrezza regolabile manualmente. In questo momento ritengo Ducati con Multistrada V4 il punto di rifermento da questo punto di vista ma KTM ha fatto un grande lavoro. Posizionato alla massima estensione interrompe i flussi dell’aria che girano alti oltre la linea del casco anche mantenendo medie velocistiche ben superiori a quelle delle nostre autostrade.
Polvere a pieni polmoni
Il fuoristrada è patrimonio di KTM. Ne hai la conferma guidando anche il tank austriaco lontano dall’asfalto e con pneumatici stradali. Non solo per le scelte di set up motore e traction control ma più che mai per la distribuzione dei pesi – ben bilanciata e ancora una volta è il serbatoio ad essere complice – ma anche per la posizione eretta sulle pedane. Ritengo la Super Adventure una delle migliori maxi enduro stradali in questo frangente.
Optional
Infine tra gli optional disponibili segnaliamo il Rally pack che comprende il controllo dello slittamento della ruota posteriore su nove livelli e tre di controllo dell’acceleratore a 199 euro e il Tech pack che prevede tutto il pacchetto elettronico di controllo e le sospensioni semi attive SAT a 1.199 euro.
In questo servizio
Giacca Clover 4 WP
Stivali Gaerne G. Caponord Goretex
Casco Arai Tour X