Alla top di gamma Quadrifoglio da 510 cv si affiancano le versioni 2.2 td da 150 o 180 cv e 2.0 turbo benzina da 200 cv. Confermati l’albero di trasmissione in carbonio e il selettore Alfa DNA. Cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti.
Restyling per la media del Biscione, ora più simile alla berlina Giulia. Invariata la gamma motori, fatta eccezione per l’inedito abbinamento tra il 1.6 JTDm da 120 cv e il cambio a doppia frizione TCT. Prezzi da 22.200 euro.
La sportiva del Biscione beneficia di nuovi componenti in fibre composite e di un inedito scarico a doppio stadio Akrapovic in titanio. Invariati telaio, meccanica e prestazioni.
Secondo fonti attendibili, la Casa del Biscione starebbe sviluppando una sportiva raffinata, mossa dal V6 3.0 turbo Maserati portato a 400 cv. Avvolta nel mistero la base telaistica.
La media del Biscione, in attesa del restyling di tarda primavera, vede semplificarsi la gamma: escono dal listino le versioni high performance, mentre sono confermati l’entry level 1.4 turbo benzina da 105 cv, i diesel e la versione a GPL da 120 cv.
Realizzata all’inizio degli Anni ’80 sfruttando le scocche della Nissan Cherry, rappresentò uno dei momenti peggiori nella storia Alfa Romeo. Meccanica e guida erano accettabili; la linea, invece, divenne un raro esempio di bruttezza.
Ha fatto registrare il record al Nurburgring e infiammato gli animi sportivi dei fan del Biscione; la nuova Giulia Quadrifoglio, però, non parteciperà ad alcun Campionato in pista.
Garage Italia Customs, l’atelier di Lapo Elkann, ha presentato a Dubai un’originale interpretazione su base Alfa Romeo 4C. Alcantara a profusione e verniciatura raffinata.
Oltre sei mesi di ritardo per le vetture del rilancio del Biscione: la berlina Giulia e la Sport Utility di medie dimensioni debutteranno non prima di metà 2016 e inizio 2017.
Prime immagini spia della Sport Utility di Arese, celata sotto le spoglie di una Fiat 500L Living rialzata. Piattaforma e motori derivano dalla berlina Giulia.