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Prova Aprilia RSV4 1100 Factory

Strabordante di potenza e coppia, la nuova edizione della RSV4 non ha perso la sua incredibile efficacia. Ma le prestazioni sono tali che ora per affrontarla occorre essere realmente allenati per godere appieno di tutto il suo potenziale. Siamo andati al Mugello per metterla alla prova. O è lei che ha messo alla prova noi?

 RIDE

Maccherone tu me provochi? E io me te magno… In Aprilia devono aver messo la frase di Alberto Sordi come screenshot -insieme alle foto della Panigale V4- sui computer quando hanno messo mano al progetto della 1100 Factory. Forse ai più può sembrare che questa moto sia una “copia” dell’idea Ducati di proporre una Panigale V4 con motore da 1100 cc. Ma pensare che in un solo anno Aprilia abbia sviluppato la nuova 1.100 sarebbe come credere ad Alice e al suo paese delle meraviglie. È evidente che a Noale avevano già in canna la 1.100 anche perché se le modifiche possono apparire non così rilevanti, quando aumenti in modo così consistente potenza e coppia e non vuoi perdere l’efficacia che tutti per anni ti hanno riconosciuto, devi intervenire un po’ dappertutto per evitare di rovinare il giocattolo. Non si tratta semplicemente di montare un motore che va più forte. Si tratta di alzare le performance senza sacrificare la guidabilità. E per chiudere il pacchetto servono davvero tante giornate di test.

FORTE, PIU’ FORTE

Aprilia RSV4 1100 Factory moto piega curva pistaSarà, ma mentre affronto lo scollino del Mugello a 302,7 km/h di GPS con il casco che sbatte e l’aria che mi prende a sberle sono più impegnato a trovare il punto corretto di staccata alla Sandonato per non trovarmi a giocare con la ghiaia, che a pensare a quanti chilometri hanno percorso i tester Aprilia. Questa moto va forte, forte in modo quasi sconsiderato se pensiamo che va in mano a degli umani. Ma va anche bene, bene in modo quasi sorprendente se si pensa quanta potenza mette a disposizione.

PIU’ COPPIA DAPPERTUTTO

Aprilia non ha cercato solo potenza, ha anche cercato di renderla disponibile a tutti i regimi spalmandola su un arco di erogazione davvero molto ampio. Il nuovo V4 1.100 gira meno del 1.000 (limitatore a 13.600), allunga meno (a 13.000 si può anche cambiare, e si può cambiare anche prima tanto non perde un grammo di spinta) ma ha una schiena formidabile che dai 7.500 giri in poi lancia la moto come una catapulta. Perché qui si va oltre al mero dato di coppia massima di 122 Nm. È tutta la curva di coppia a fare impressione. Confesso che dopo aver provato un po’ di tutto nella vita e ultimamente è difficile sorprendermi quanto a prestazioni. Aprilia ce l’ha fatta con un motore che non solo fa paura per la potenza agli alti ma impressiona anche per la coppia e la potenza che riesce ad esprimere a qualsiasi regime. Bravi gli ingegneri di Noale nel trovare così tanti cavalli, bravi nella loro capacità di spalmarli. L’Aprilia non è una moto difficile, perché ogni angolo del poliedro è stato tirato della stessa misura.

CAMBIA DOVE SERVE

Aprilia RSV4 1100 Factory moto piega curva pista vista 3/4L’evoluzione del motore va di pari passo con quella della ciclistica. Forcellone più rigido, quote di sterzo leggermente più chiuse, per un interasse che addirittura si compatta rispetto alla 1.000 fanno il pari con mono ammortizzatore e forcella evoluti.La scelta di aumentare l’escursione da 120 a 125 mm è figlia della tendenza tecnica che vuole corse più lunghe (in MotoGp arrivano addirittura a 130) per migliorare le performance sia in compressione (si ha più margine in staccata e non si lavora sempre “in fondo”) sia in estensione perché la ruota anteriore tocca meglio terra e la moto resta più direzionale oltre che impennare meno. Questo grazie anche alle ali di cui ho già parlato nella prova della Factory Works e che aiutano a tenere la ruota anteriore bene a terra, al punto che allo scollino l’Aprilia si alza dietro…

GIOCO DI EQUILIBRIO

Il lavoro di Aprilia è stato davvero ottimo, come dicevo prima quando metti mano su un mix così equilibrato è facile rompere il giocattolo, ma a Noale il giocattolo lo hanno reso ancora più gratificante. La spinta di cui si dispone è davvero grandiosa, così come lo è la precisione estrema che la V4 ha nel rispondere alle sollecitazioni del gas. Il rapporto acceleratore-ruota è 1:1 a ogni grado di rotazione corrisponde spinta in avanti (e che spinta…) direttamente proporzionale. Una erogazione così piena che ho impiegato un attimo a riparametrarmi con le curve del Mugello, perché lei fa tutto bene ma lo fa molto veloce richiedendo mente lucida e fisico a posto per gestire la sua performance.

SERVE IL FISICO

L’impegno maggiore non è dovuto al fatto che la moto sia più difficile da guidare che in precedenza, quanto piuttosto fatto che le prestazioni sono aumentate di parecchio. Quando cerchi di limare il decimo lei ti asseconda è precisa, “facile”, piacevolmente reattiva nei cambi di direzione e non ha mai reazioni che possano sorprenderti. Ma l’impegno fisico richiesto per andare a questi ritmi non è trascurabile. Andate in palestra…

CAMBIO AL TOP

Aprilia RSV4 1100 Factory moto piega curva pista lateraleCome contorno al motore, Aprilia ha piazzato una ciclistica che non ha perso le sue peculiarità di velocità, rigidezza e rigore e un’elettronica che a mio parere compie un ulteriore passo avanti gestendo al meglio la vigoria del V4 in edizione super-macho. La trazione è ottima, la tendenza a impennare scarsa, nonostante alcuni scollinamenti del Mugello non aiutino la ruota anteriore a stare attaccata al suolo. Perfetto il cambio, velocissimo in salita e scalata e ottima la direzionalità anche se personalmente ho chiesto di salire un po’ con il precarico molla del monoammortizzatore per gestire meglio il mio peso (l’Aprilia è la moto più sensibile alle regolazioni che io conosca) e migliorare entrata in curva e percorrenza. Instancabile anche la frenata (anche se io stresso sempre poco i freni).

TENERSI FORTE

La spinta in avanti è tale che ho trovato solo la superficie della sella un po’ scivolosa in accelerazione. Mi ricordo anni fa alla presentazione di una delle prime superbike dell’era moderna ci chiedevamo tutti in che modo queste moto avrebbero potuto migliorare. Ecco, la RSV4 1100 sembra proprio voler dimostrare che non c’è mai fine allo sviluppo. C’è sempre del margine e anche quando ti sembra impossibile c’è sempre qualcosa che ti può far andare più forte. L’ho capito quando chiacchierando con uno dei tecnici Aprilia ho chiesto “siete arrivati?” La risposta sorridente è stata “abbiamo ancora qualcosa nel taschino”…

 

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