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Prova Porsche Cayenne Coupé Voglio tutto

Anche Porsche allarga la gamma SUV puntando su una versione sportiva. Più bassa e larga, la Coupé mantiene tutti i cromosomi Cayenne, aggiungendo ancora più sportività

DRIVE

Sterzo rapidissimo, preciso come un bisturi. La guidi e davvero pare impossibile che tra curve mitiche (ma strette) come quelle dei passi dolomitici un’auto da quasi 5 metri e oltre due tonnellate possa muoversi con questa leggiadria. Eppure è così… La sensazione di controllo è incredibile, le barre antirollio attive che annullano i coricamenti laterali e ruote sterzanti compiono un piccolo miracolo. Ma questa per chi ha già avuto la fortuna di provare una Panamera o anche la Cayenne non è certo una novità… E proprio come accade con la Cayenne “normale” consentitemi di chiamarla così, anche la Coupé si fregia di sospensioni dal funzionamento semplicemente impeccabile. Sa essere sostenuta, precisa, stupendamente esente da coricamenti. Ma sa anche essere un tappeto volante, comodissimo per viaggiare e scendere dopo migliaia di chilometri freschi come non si fosse mai nemmeno partiti.

V8 CHE LIBIDINE

Dei due motori provati il V8 4.0 è quello da sangue agli occhi: spinge come un forsennato ha prestazioni ridondanti, toglie il fiato ad ogni accelerazione, con l’elettronica che – si sente- lavora sodo per tenerne a bada l’esuberanza in un cambio marcia o anche in una semplice accelerazione. E a proposito di cambio il Tiptronic S non è il PDK e si sente. Morbido nelle cambiate non ha la velocità e la cambiata “secca”, si prende qualche secondo per pensarci su quando devi effettuare il sorpasso e affondi il piede, quindi devi lavorare con un pelo di anticipo. Il che da un’auto con 700 Nm di coppia non te lo aspetti.

SALOTTO VOLANTE

Ma si va forte, fortissimo, coccolati da un abitacolo silenzioso e da sospensioni che non dimenticano mai di fare il loro dovere. La capacità di chiudere le curve, l’immediatezza nell’eseguire al millimetro ogni manovra di sterzo, la stabilità impressionante del retrotreno sono armi con cui la Cayenne Coupé è in grado di conquistare chiunque, dal tranquillo “conducente” che percepirà la sensazione di sicurezza assoluta, al driver più sportivo che godrà di performance (telaistiche ancor prima che meccaniche) da lasciare a bocca aperta.

6 CILINDRI, CI PIACE

Tutto questo lo trovi sulla Turbo, ma anche sulla 6 cilindri 3.0 da 340 cv, più affabile, morbida, leggera. Meno tremendamente esuberante, ma ugualmente efficace, svelta, stabile. Proprio per questo la versione base non esce ridimensionata, la Coupé Turbo è lo sfizio che ti togli, la Coupé l’auto che comprerei.  E poi gli interni, tecnologici raffinati e con una qualità di materiali e accoppiamenti di livello superiore. Qui dentro, statene certi, viaggiate alla grande. C’è tanto digitale, schermi ovunque a bordo della Cayenne ma non tutto. Il contagiri resta analogico. E centrale, così come l’avviamento è a sinistra. Perché una Porsche è sempre una Porsche.

 

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