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Liscia o gassata con ghiaccio. No, non sto parlando di acqua, bensì dei due modi in cui ho potuto gustare la Cupra Ateca Limited Edition, durante la Cupra Snow Experience, un originale test drive organizzato dalla Casa iberica nelle Alpi svizzere. L’evento ha soddisfatto comunque la mia sete… di traversi e mi ha permesso di provare in anteprima questa versione, tirata per tutto il mondo in soli 1.999 pezzi. In Italia arriverà in primavera al prezzo di 58.200 euro, diventando dunque la nuova punta di diamante della gamma Cupra.
QUESTIONE DI DETTAGLI
A distinguere la Cupra Ateca Limited Edition è uno stuolo di componenti capaci di fare venire l’acquolina in bocca agli amanti dei dettagli tecnici più particolari. Il primo elemento che salta all’occhio è il nuovo set di cerchi da 20”, che assicurano un lieve allargamento della carreggiata. Dietro le loro razze ramate spicca poi subito un impianto frenante con dischi anteriori da 18” pollici e pinze firmate Brembo. Restando nella parte bassa della carrozzeria si nota poi lo scarico sportivo Akrapovic, che assicura un risparmio di peso di 7 kg rispetto all’originale e rende un po’ più cupo il sound del motore. A fare da contorno c’è poi il Copper Carbon Fibre Pack, un pacchetto di parti in vero carbonio tra le cui trame è inserito del rame per creare riflessi unici.
TALE E QUALE
INTEGRALE HI-TECH
Il reparto trasmissione della Cupra Ateca si completa con la trazione integrale 4Drive, con un giunto idraulico multidisco a controllo elettronico. Il sistema regola la forza motrice inviata a ciascun asse con grande libertà, in base anche a quale delle sei modalità di guida è impostata. La centralina può anche ripartire la coppia in modo uguale tra le ruote anteriori e quelle posteriori o inviarla tutta dietro, modulando la ripartizione anche tra le ruote dello stesso asse. Con un quadro del genere, cosa potevo chiedere di meglio di un passo innevato e di una pista ghiacciata a mia disposizione? Adesso passiamo al Drive, che vi racconto bene come è andata.
DRIVE
La Cupra Snow Experience è iniziata con un trasferimento da Zurigo a Davos. Visti i severi limiti in vigore in Svizzera e lo zelo delle forze dell’ordine locali nel farli rispettare, nel tragitto ho tenuto un’andatura da processione patronale, godendomi più che altro la fattura dell’abitacolo. La pedaliera in alluminio, il volante sagomato e i sedili sportivi con poggiatesta integrato e rivestimento in Alcantara permettono di trovare una posizione ideale. Un tocco speciale viene poi dalla strumentazione digitale Virtual Cockpit, che il pilota può personalizzare a piacimento. L’equipaggiamento standard include un secondo display da 8 pollici sulla plancia.
LA TRASFORMISTA
Il gadget elettronico più sfizioso per gli amanti della guida è però tra i sedili. Si tratta del selettore delle modalità di guida Drive Profile, che permette di cambiare carattere alla Ateca scegliendo tra le funzioni Comfort, Sport, Cupra, Individual, Snow e Offroad. Ogni modalità fa lavorare in modo diverso il motore, lo sterzo progressivo, le sospensioni adattive Dynamic Chassis Control e la trazione integrale permanente 4Drive.
COME UN GATTO DELLE NEVI
Proprio la trazione integrale è stata grande protagonista della parte centrale dell’evento, con l’ascesa ai 2.383 metri del Passo Flüela. Il valico, normalmente chiuso in inverno, è stato aperto in esclusiva per Cupra, cui qualche santo in Paradiso ha regalato nella notte predente una quindicina di centimetri di neve sulla strada. La Cupra Ateca Limited Edition se l’è cavata alla grande su un terreno così difficile. Ben supportata da pneumatici invernali Pirelli si è arrampicata lungo il percorso come una specie di gatto delle nevi.
UNA PRESENZA DISCRETA
Nella salita al Flüela ho giocato un po’ con il Drive Profile. La funzione Snow regola bene gli interventi del traction control in base all’aderenza precaria. Tra la neve fresca e altra battuta, la Cupra trova motricità abbastanza rapidamente e procede spedita anche con il set-up Offroad. Questa modalità è studiata proprio per quei casi in cui c’è da remare con sui fondi difficili. La centralina abbassa la guardia dei controlli elettronici della trazione ASR e della stabilità ESC, oltre che dell’ABS perché gli interventi non siano troppo invasivi. In questo modo solo in uscita dalle curve più strette l’Ateca riparte un po’ lentamente, con i chip che tarpano le ali alla coppia generosa per limitare i pattinamenti delle ruote. Chi ha un po’ di esperienza può optare per il settaggio Sport dell’ESC, che disattiva il controllo di trazione e alza la soglia d’intervento di quello di stabilità, lasciando la possibilità di esibirsi in qualche primo controsterzo.
GUARDA COME DONDOLO
Per sentirsi piloti e divertirsi davvero si deve disattivare completamente l’ESC e selezionare la modalità di guida Sport o meglio ancora Cupra, che regolano tutta l’elettronica di bordo nell’ottica di una guida più dinamica. In questo modo è possibile guidare con piglio rallistico, esibendosi in traversi spettacolari. Certo, l’Ateca non è un peso piuma e un po’ inerzia va messa in conto. Sfruttando l’efficienza della trazione integrale è però possibile gestire la traiettoria con l’acceleratore giocando con pendoli e sovrasterzi ed esibirsi in lunghi passaggi in spazzolata nel curvoni più ampi.
UNA BELLA CONFERMA
Due parole le merita infine il motore, che è una vecchia conoscenza ma sa sorprendere ancora una volta con un’erogazione sempre piena e corposa. Lo scarico Akrapovic rende più emozionante la colonna sonora a ogni affondo sull’acceleratore e aiuta a realizzare quanto si stia andando forte, una cosa non sempre avvertibile per la pastosità della progressione. Quale sia il vero potenziale emerge bene attivando il Launch Control e fiondandosi da 0 a 100 in soli 5,2 secondi, un tempo che fa impallidire anche tante sportive blasonate. Promossi infine anche i freni Brembo ben modulabili e all’occorrenza molto incisivi.