Come vaCome tutte le Subaru, tolta ovviamente la BRZ, anche l’Impreza conta sulla trazione integrale permanente. Il che, per i 150 cv e in generale per la spinta di questo motore, significa avere una motricità praticamente totale, anche sul bagnato. Nel misto l’Impreza conferma di non voler essere una sportiva, ma i limiti molto alti e il buon equilibrio dello sterzo – non molto diretto ma preciso – permettono di tenere ritmi insospettabilmente alti.Quanto al motore, il 1.6 turbo spingeva con più convinzione fin dai bassi regimi. Con l’ibrido, se si vuole accelerare in tempi rapidi si deve dare tanto gas. Il che, in abbinamento al CVT, porta i giri piuttosto in alto. In ogni caso, dati il carattere e gli obiettivi dell’Impreza, di spinta ce n’è quanta ne serve. Anche perché i 66 Nm dell’unità elettrica arrivano in supporto del boxer proprio quando questo è più “debole”, ovvero ai bassissimi regimi; il suo picco di 194 Nm lo tocca infatti a quota 4.000 giri.
Un comfort sorprendente
Coerentemente con la concretezza del modello, il comfort viene prima di tutto. Al punto che le sospensioni mi hanno stupito. Pur senza essere cedevoli, assorbono ogni genere di asperità senza generare scossoni nell’abitacolo. L’Impreza è in assoluto una delle auto meglio isolate dal fondo stradale. E vi posso garantire che quando si passano tante ore al volante questo fa la differenza. Anche a livello di sicurezza.
Quanto consuma?
La domanda a questo punto sorge spontanea: quanto consuma l’Impreza ibrida. In Subaru dicono che grazie alla tecnologia e-Boxer si tagliano le richieste di carburante di circa il 10%. Nell’uso misto fra città, autostrada ed extraurbano ho riscontrato un valore pari a 9 litri per 100 chilometri, o 11,1 chilometri con un litro se preferite.