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XSR 700 XTribute è la versione della classica naked bicilindrica che si ispira alle suggestioni (almeno estetiche) delle enduro del passato prodotte a Iwata. Non a caso i colori del serbatoio si rifanno alla famosa monocilindrica XT 500. Le caratteristiche di questo motore sono ormai ben note: bicilindrico parallelo da 75 cavalli 68 Nm di coppia e un peso leggero, per una moto agile nella vita metropolitana.
DOVE CAMBIA
E’ solo l’estetica a cambiare rispetto alla XSR 700 standard. La Tribute è facilmente riconoscibile per la sella piatta, il manubrio largo e piatto nonché per pedane piatte pensate per il fuoristrada e scarico Akrapovic che gira alto in prossimità della sella del passeggero. 188 kg il peso in ordine di marcia rispetto ai 186 kg del modello da cui deriva del quale però conserva tutto il “buono” che questo progetto ha sempre dimostrato fin dal debutto.Si inserisce in una categoria dove a premiare sono soprattutto la facilità di guida e la leggerezza dimostrata già in passato dalla XSR standard ma che si ritrova anche alcuni concorrenti come Ducati Monster 797 e Husqvarna Svartpilen 701.
Asciutta, leggera, facile facile. LaYamaha XSR 700 XTribute ha tutto quel che serve per avvicinare al mondo delle due ruote il neopatentato, ma è in grado di ammaliare anche chi ha già esperienza in sella. Nessun dubbio sulla capacità di districarsi nella giungla metropolitana grazie al manubrio largo e la sella a 845 mm da terra. Con lei Yamaha ha trovato la giusta alchimia perché la XSR 700 XTribute è una piacevole sorpresa. Leggermente sottodimensionata di taglia per chi si avvicina al metro e ottanta è rapidissima a mettere a proprio agio chiunque la prenda per il manubrio. Inizi a guidarla aiutato da sospensioni semplici, votate più al comfort che alle prestazioni. Ha un impianto frenante con doppio disco da 282 mm, niente di inutilmente esagerato.